«La prima donna che», i mini-documentari Rai sulle protagoniste che hanno fatto la storia arrivano nelle arene

La presentazione dell'ultima serie La prima donna che
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Mercoledì 19 Luglio 2023, 20:55

La prima donna che” arriva nelle arene estive.  A Piazza Vittorio e Monteverde, a Roma, verranno proiettate prima del film (ore 21:30) le due serie del programma prodotto dalla Rai, grazie a Rai Teche e al patrimonio di immagini degli archivi Rai. Due serie trasmesse da Rai 1 e Rai 3, in onda anche su Radio 1 e presenti su Raiplay. In collaborazione anche con Sapienza -Università di Roma, i 55 profili "in pillole" di donne che hanno vissuto senza paura e con forza, aprendo strade nuove, scardinando pregiudizi e conquistando ruoli in una società a lungo legata al dominio maschile.

L’iniziativa, a cura di Alessandra di Michele Bragadin, è un breve appuntamento con la storia. «Una partnership che ci fa onore – asserisce Massimo Arcangeli, Segretario Generale Anec Lazio - per continuare a poter alimentare con storie di approfondimento culturale l’atmosfera di grande intrattenimento che sta registrando continui sold out nelle nostre arene. Ci teniamo ad ospitare questo importante ciclo in versione integrale anche in virtù della nostra storica vicinanza alle tematiche di genere e ad eventi che coinvolgono la figura femminile in tutti i suoi aspetti».  

La prima donna che ” è una cura omeopatica con microracconti di circa due minuti l’uno che narrano le vicende di donne pioniere in tutti i campi. Le biografie sono raccontate in prima persona da ragazze e ragazzi di oggi che si calano nei panni della protagonista per rivivere e trasmettere con più forza una grande esperienza.     La prima serie vede protagoniste, tra le altre, Giulia Solomita, la prima donna a guidare un autobus nella Basilicata degli Anni ’60, Elda Lanza, la prima donna a condurre un programma televisivo, Franca Viola, la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore, Tina Lagostena Bassi, la prima donna che ha usato la parola “stupro” in un’aula di tribunale, Rita Levi Montalcini, la prima donna a vincere il Premio Nobel per la medicina in Italia, Angela Giussani, la prima a fondare una casa editrice per fumetti e a inventare Diabolik, un eroe negativo, Lina Wertmuller, la prima donna nella storia degli Oscar ad essere candidata all’Oscar per la miglior regia, Maria Teresa De Filippis, la prima donna a qualificarsi in Formula 1 nel 1958, Rosa Oliva, la prima donna che – con il suo ricorso in Cassazione – ha aperto alle donne carriere prima inaccessibili, Luisa Spagnoli la prima imprenditrice del made in Italy. 

La seconda serie, proiettata per la prima volta in assoluto in uno schermo all’aperto, si arricchisce dell’importante collaborazione con Sapienza – Università di Roma e dei suoi studenti, e conta la partecipazione di testimonial anche maschili che raccontano storie di prime donne a cui ispirarsi, nell’intenzione di approfondire ancor di più il rapporto tra generazioni e la scoperta della storia d’Italia al femminile.  Qui le protagoniste sono Lea Pericoli, record di campionati italiani di tennis, prima donna "in minigonna" e prima testimonial nella lotta contro i tumori, nata a Milano nel 1935, Angela Maria Guidi madre costituente prima donna ad avere un incarico ufficiale al Governo (con De Gasperi nel 1951), Valentina Zurru  tra le prime donne minatrici nella miniera di Nuraxi Figus (chiusa nel 2019 ultima in Italia), Laura Bassi, prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria vissuta a Bologna nel 1700, Nives Meroi prima italiana in vetta agli 8.000 (Nanga Parbat) nel 1988, prima donna al mondo traversata di tre ottomila, prima italiana al K2 nel 2006, Matilde Serao, prima donna a dirigere un giornale, Raffaella Carrà, prima donna a mostrare l'ombelico in TV, Oriana Fallaci, la prima corrispondente di guerra, Eva Mameli Calvino, prima donna ad ottenere una cattedra universitaria in botanica e a dirigere un orto botanico; Moira Orfei, la prima donna a fondare un circo in Italia, Maria Montessori, prima al mondo ad inventare un nuovo metodo educativo con la "casa dei bambini" nel 1907, Anna Magnani, prima attrice italiana a vincere un Oscar come miglior attrice protagonista, prima al mondo di lingua non inglese, e tante altre.

 I primi appuntamenti sono venerdì 21 luglio all’Arena di Monteverde e sabato 22 luglio all’Arena di Piazza Vittorio.

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