Troppi costi per il coronavirus, dopo 22 anni a Frosinone un'estate senza cinema all'aperto

Troppi costi per il coronavirus, dopo 22 anni a Frosinone un'estate senza cinema all'aperto
di Gianpaolo Russo
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Venerdì 3 Luglio 2020, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 17:05

Bandiera bianca. I costi eccessivi della burocrazia, il Covid 19 con le sue limitazioni, la scarsa partecipazione di sponsor alla fine hanno fatto desistere. Così per la prima volta, da 22 anni a questa parte, Frosinone resta senza cinema estivo. Il Nestor e il cinema Dream (nel complesso Fornaci) hanno quindi rinunciato all'opportunità concessa dal comune di fruire gratuitamente della villa comunale per realizzare l'arena estiva.

Nato a piazza Scappaticci, nel cuore del centro storico nel lontano 1998 il cinema d'estate ha sempre riscosso un successo di pubblico crescente. Ciò determinò la necessità di spostarsi nella parte bassa alla ricerca di spazi più ampi. Dopo una breve parentesi nel parcheggio retrostante il locale Sora Giulia in via Tiburtina e un anno dietro la Conad a via Aldo Moro, l'arena è stata organizzata sempre alla villa comunale divenendo l'appuntamento fisso per i frusinati nei mesi più caldi dell'anno per godersi, a costi contenuti, di spettacoli cinematografici all'aperto.

Lo scorso anno il cinema venne realizzato al Parco Matusa organizzato dai gestori dell'area. Un mese fa sembrava comunque che la manifestazione potesse realizzarsi dopo l'apertura del comune di concedere gratuitamente lo spazio della villa comunale. Quest'anno invece non si farà nulla.

A spiegare il perché di questa marcia indietro è lo stesso gestore del Nestor, Stella Mandova: «A malincuore purtroppo con l'altro operatore Raucci abbiamo rinunciato. La crisi del Covid 19 ha determinato un aumento dei costi a fronte di una diminuzione netta dei posti dell'arena. Dai soliti 800 spettatori si sarebbe dovuto scendere a 400 posti. Ciò avrebbe determinato un raddoppio del costo del biglietto da 2,50 euro a 4,00. Aggiungiamo poi che lo Stato a noi operatori del settore ci ha completamente dimenticato sinora facendoci rimanere con zero contributi. Anche l'aiuto da parte di sponsor era minimo ed il rischio di andare incontro ad un esborso economico privo di guadagni ma con il rischio remissione era troppo elevato. Speriamo che l'anno prossimo si aprirà una nuova stagione, per il momento diamo appuntamento ai tanti appassionati a settembre quando riapriremo le sale».


A frenare i privati è stato anche una recente indagine di mercato per quelle arene già in funzione e sparse in Italia che lamentano scarsi affari e scarsa presenza di pubblico. Così Frosinone, a causa del virus, resta all'asciutto di eventi sinora. L'evento Cantine al Giardino e la festa patronale del 20 giugno non si sono svolti.

Non ci sarà nemmeno il festival dei Conservatori al centro storico, così come la manifestazione teatrale Il teatro tra le porte di piazza Valchera. In questi giorni l'amministrazione sta mettendo a punto un mini programma di eventi che prevedono spettacoli teatrali ed altre manifestazioni a piazzale Vittorio Veneto che garantisce spazi maggiori compatibilmente con le misure anti-Covid. Il virus se ha creato pochi danni di salute in provincia ha avuto invece effetti devastanti sull'economia ma anche sulla realizzazione di spettacoli ed eventi culturali.

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