A sinistra la polemica continua ad essere rovente e non si scorge all’orizzonte neppure una tregua, ma continui riposizionamenti in attesa della controffensiva finale. La caccia ai responsabili continua, anche se sinora non è uscito allo scoperto un solo senatore di Iv o dell’opposizione disposto a schierarsi, senza se e senza ma, a difesa della riforma della prescrizione a suo tempo votata da grillini e leghisti. Difficile che Renzi voglia affondare il colpo prima che si sia chiusa anche la residua finestra elettorale di settembre. Dopo tale data, senza un accordo serio e di prospettiva, si complicherà anche l’iter di approvazione della manovra di bilancio.
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