«Quello che è accaduto al rifugio Cuori Liberi è vergognoso e terrificante». Queste le parole con le quali il noto attore premio Oscar Joaquin Phoenix ha commentato quanto accaduto ieri al rifugio Cuori Liberi di Sairano, la frazione di Zinasco in provincia di Pavia, dove sono stati abbattuti dieci maiali ospitati dalla struttura. Una giornata pesante e non priva di momenti drammatici che, iniziata alle prime luci dell'alba con l'irruzione delle Forze dell'ordine e dei veterinari Ats Pavia, si è conclusa nel peggiore dei modi di fronte agli occhi in lacrime di tutti coloro che, da un paio di settimane, avevano tentato di salvare i poveri animali già condannati.
La ricostruzione
Tutto era iniziato il 5 settembre scorso quando, ad alcuni esemplari ospitati dal rifugio, era stata riscontrata la peste suina africana, malattia non trasmissibile all'uomo e comunque pressoché letale per i suini. Da quel malaugurato giorno sino a ieri, era stato tutto un susseguirsi di emozioni. Da diverse parti del Paese, infatti, avevano cominciato ad affluire presso il rifugio, attivisti e volontari.
Un giorno di lutto
Infine, «È un giorno di lutto e tristezza». Il rifugio Cuori Liberi accoglie animali scampati ad allevamenti e mattatoi. Come Crosta che aveva un anno, Freedom, cinque, Crusca, due, Pumba, cinque, Mercoledì, tre, Bartolomeo, Ursula e Caterina, sei, Spino tre e Dorothy che, con ben sedici anni, era l'anzianotta del gruppo. Tutti, dopo essere stati abbattuti, grazie ad una grossa pala meccanica, sotto gli occhi lucidi dei presenti, sono stati raccolti, ammucchiati e buttati nel cassone di un camion. «Buttati. Come fossero immondizia».
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