«Teramo e in Abruzzo non ci sono gli alieni, ma cerchiamo i mondi gemelli al nostro pianeta». Come trovarli? A queste e ad altre domande ha cercato di rispondere la conferenza nell'aula magna dell'Università di Teramo. Risposte che hanno analizzato le ragioni scientifiche alla base della ricerca di possibili forme di vita nei mondi gemelli alla Terra. A spiegarlo agli studenti il prof Roberto Ragazzoni, direttore dell'Inaf - Osservatorio Astronomico di Padova e membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei e dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti in Padova, ospite nell'ateneo di Colleparco.
«Dopo avere immaginato di avere capito tutto - dice il prof Ragazzoni - guardando l'immensa varietà di mondi che popolano il nostro sistema solare, ci siamo affacciati oltre le nuove colonne d'Ercole e continuiamo a mietere sorprese una dopo l'altra. Nonostante questo insistiamo nel cercare acqua e mondi gemelli al nostro pianeta». Il docente, con un approccio scientifico, ha decisamente scongiurato possibili invasioni aliene, parlando anche in merito ai presunti avvistamenti effettuati in questi anni e che finiscono nelle cronache di tutti i giorni. «La stragrande maggioranza delle osservazioni è proiettata oltre il nostro sistema solare. Perlopiù sono fenomeni celesti, atmosferici, quelli notati o magari riflessi», ha detto allontanando ogni possibile visione legata alla realtà e relegandola nel mondo della cultura e della letteratura fantascientifica.
Però ha anche aggiunto: «Non è tutto spiegabile, ma forse solo perché non siamo in grado di farlo oggi, nell'attuale».