Pescara, il flagello dello stalking: scattano due arresti in un giorno

Pescara, il flagello dello stalking: due arresti in un giorno
di Patrizia Pennella
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Sabato 21 Ottobre 2023, 07:53

Uno ha 24 anni, l’altro esattamente il doppio. Non si conoscono tra loro, ma il comportamento è assolutamente simile e anche la destinazione, sia pure per tappe differenti. Due uomini sono stati arrestati a Pescara, in distinte operazioni, dalla polizia e dai carabinieri, con l’accusa di aver perseguitato le rispettive compagne. In maniera pressante e pesante, a volte anche violenta. Per tutti e due il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere. 

La prima ordinanza è stata eseguita da una pattuglia della squadra volante, coordinata dal dirigente Pierpaolo Varrasso. Il ventiquattrenne era già stato colpito da un provvedimento di divieto di avvicinamento nel settembre scorso, quando la sua ex fidanzata è andata in questura per raccontare la sua difficile situazione. Il ragazzo l’aveva più volte minacciata e aggredita. Lei aveva provato a chiudere ma poi aveva deciso di dargli una nuova occasione. Che non è servita a far cambiare le cose. Perciò lei lo ha fatto andar via di casa. Ma lui continuava a ripresentarsi davanti al portone, sempre con lo stesso atteggiamento minaccioso. Né le condizioni sono cambiate quando è stato emesso il provvedimento cautelare. Perciò il giudice, sulla base degli accertamenti effettuati dalla polizia, ha disposto l’aggravamento della misura, con un’ordinanza che la polizia ha eseguito ieri.

Da mesi durava anche la storia di un’altra donna, che i suoi problemi è andata a denunciarli ai carabinieri di Pescara, diretti dal capitano Giovanni Rolando. Anche questa è una storia finita male. Ed è proprio l’ordinanza del gip, che raccoglie l’esito delle indagini condotte dai militari, a descriverne la violenza Nel corso della relazione con la compagna tra aprile e luglio di quest’anno, il quarantottenne faceva continui controlli all’interno dell’abitazione e dell’auto della donna, fino a mettere persino le mani nel cassetto della biancheria intima. Superando a volte anche i limiti dell’umiliazione. Quando lei ha deciso di tagliare, proprio nel mese di luglio, lui ha continuato a presentarsi sotto casa, anche di notte. Le mandava messaggi terribili e minacciosi del tipo «ti ammazzo, ti sgrano, ti faccio male, ti crepo, ti aspetto la paghi per tutto». Le ha danneggiato l’auto, proprio mentre era parcheggiata sotto casa, strappando anche via, con forza, la targa. Poi la cassetta postale, tirando anche via la targhetta con il nome, infine si è accanito sulla serratura del portone d’ingresso. La paura l’ha spinta a denunciare, anche perché lui la seguiva ovunque, a piedi e in auto, nonostante lei cercasse di seminarlo. 
 

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