«Mi ha picchiato la coinquilina», mistero su un’anziana ricoverata con costole rotte

«Mi ha picchiato la coinquilina», mistero su un’anziana ricoverata con costole rotte
di Patrizia Pennella
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Giovedì 31 Marzo 2022, 10:31

Quando è arrivata in ospedale era pesta e spaventata, con un bagaglio di maltrattamenti che, forse, durano da molto tempo. Una donna di 76 anni è stata ricoverata nel reparto di geriatria dell’ospedale Santo Spirito di Pescara con i segni di quelle che, almeno a prima vista, sembrano essere i segni di una severa violenza subita. La donna, E.S., ha raccontato di essere ospite in casa di una vecchia amica, a Pescara: negli ultimi tempi i rapporti tra le due donne sembrano essersi deteriorati. Con il passare dei giorni le cose sono andate peggiorando, precipitando dalle aggressioni verbali a quelle fisiche e materiali. Fin quando ieri pomeriggio i vicini di casa non hanno chiamato i carabinieri, che sono arrivati dal comando stazione di Rancitelli. Quando hanno visto le condizioni in cui era ridotta E.S., i militari hanno immediatamente chiamato la centrale operativa del 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza: la donna è stata sottoposta a primi soccorsi, poi fatta salire in ambulanza e trasportata in ospedale. Intanto i carabinieri hanno iniziato ad acquisire i primi elementi, ascoltando le persone che avevano richiesto il loro intervento, quindi la padrona di casa, quella di cui la vittima ha detto essere «un’amica di vecchia data».

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Una volta giunta in pronto soccorso lei è stata sottoposta a tutti gli accertamenti diagnostici: i sanitari hanno riscontrato la frattura di due costole, un trauma cranico, la frattura del naso e uno stato di disidratazione. L’anziana è stata ricoverata con una prognosi di venticinque giorni. I carabinieri sono quindi andati in ospedale per raccogliere le prime dichiarazioni dell’anziana signora che, brevemente, ha raccontato di essere stata ospitata dalla signora sua amica da molto tempo, non è chiaro, al momento, se a titolo gratuito od oneroso. Ha raccontato quindi che la donna l’aveva aggredita verbalmente e poi fisicamente.

Tutti elementi sui quali ora i carabinieri dovranno sviluppare un’indagine che metta a sistema i dati acquisiti dagli esami strumentali effettuati in pronto soccorso e le conclusioni dei sanitari, con le testimonianze delle persone che hanno in qualche modo avuto contatti con la vittima e naturalmente con le dichiarazioni delle due persone coinvolte nella vicenda. I risultati delle indagini, trasferiti in un rapporto, saranno quindi trasmessi alla procura della Repubblica di Pescara.

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