Munda, quarto compleanno con nuovi spazi e tanti progetti

Munda, quarto compleanno con nuovi spazi e tanti progetti
di Daniela Rosone
3 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Dicembre 2019, 14:49
L’AQUILA - Per spegnere la quarta candelina il Munda, il museo nazionale d’Abruzzo, presenta tanti nuovi progetti. Sono stati inaugurati, innanzitutto, nuovi spazi a disposizione dei cittadini e visitatori. Nei propilei dell’ex mattatoio da oggi ci sono laboratori didattici per i più piccoli e uno spazio polifunzionale che per il momento è utilizzato per piccoli restauri e manutenzioni.

L’idea è quella in futuro di realizzarvi pure una caffetteria per rendere sempre più appetibile l’area di Borgo Rivera che vedrà un’ampia riqualificazione si auspica, considerando anche i lavori di restyling alla stazione ferroviaria. Il Munda avrà un nuovo ingresso, più centrale e visibile.

I lavori sono terminati da poco. Interventi realizzati grazie a fondi del Mibact messi a disposizione dal ministro Franceschini in passato, che a gennaio ha promesso di far visita al museo.

A proposito di restauro la dottoressa Lucia Arbace, direttrice del polo museale, ha già chiesto al sindaco Pierluigi Biondi di poter avere a disposizione in affidamento gli ampi spazi dell’ex convento del Soccorso che consentirebbero di avere un bellissimo laboratorio di restauro e anche un deposito.

Sono stati presentati, inoltre, da Archimetria i due totem che permetteranno di visitare virtualmente i sotterranei del Castello e il mammut, il reperto più antico e più caro agli aquilani, che appartiene al Munda. Con appositi visori si potrà fruire di questa speciale realtà aumentata. Ma non è l’unica novità. Presto in distribuzione ci sarà un album in cui il Munda è stato realizzato a fumetti.

Un progetto Mibact già presentato a Roma che dimostra l’interesse crescente e la curiosità verso questo polo che fa registrare numeri sempre più importanti, un incremento del 20% di visitatori, notevole se si considera che l’area è decentrata e che l’interesse per il centro storico oggi va per la maggiore. Il 2019 si chiude però con grande soddisfazione.

Un bilancio più che positivo perché la dottoressa Arbace, in questa oasi di cultura e sapere, è riuscita a portare a compimento tutti i progetti annunciati. Cinque mostre straordinarie di cui l’ultima, Senza Polvere, proseguirà anche nei prossimi mesi con varie implementazioni e opere restaurate. Per le altre quattro mostre sono stati realizzati già i cataloghi. Anche il progetto L’Aquila Città d’arte con le 16 ragazze selezionate attraverso un bando è andato benissimo, come pure Vivi l’arte all’Aquila che ha avuto una buona presenza di studenti universitari.

E per l’ultimo appuntamento di questo ciclo si è voluto mostrare il sapiente restauro di un badalone ligneo quattrocentesco, un leggio in noce massello, alto due metri, usato per sorreggere i libri liturgici, con due sportelli a tre ripiani interni nei quali venivano conservati i libri liturgici e generalmente posizionato al centro del coro. 


Tutti segni dell’ottimo lavoro che si sta facendo attorno a questo autentico gioiello d’arte che sempre più spesso viene scelto anche dalle scuole per le visite dei ragazzi.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA