Sarà un processo, adesso, ad accertare cosa sia realmente accaduto all’interno di una comunità per minori del teramano dove secondo l’accusa due fratelli ospitati per un periodo dopo un provvedimento di un giudice che li aveva allontanati dalla famiglia sarebbero stati maltrattati da tre educatrici. Ieri, infatti, per loro è stato disposto il rinvio a giudizio dal gup Lorenzo Prudenzano subito dopo che il più piccolo dei due fratellini, che all’epoca dei fatti aveva circa otto anni, è stato sentito alla presenza di una psicologa con la formula dell’incidente probatorio proprio per cristallizzare la sua testimonianza e così come prevede anche la carta di Noto per l’esame dei minori. Cosa che invece non è stato possibile fare in questo caso con l’altro ragazzino, che all’epoca aveva 16 anni, poiché a quanto pare, così come già emerso da una ctu, non sarebbe capace di testimoniare.
Un processo, quello che si aprirà a marzo, in cui si dovrà stabilire se davvero durante la permanenza dei minori nella struttura protetta, i due fratelli abbiano subito maltrattamenti fisici e psicologici.