Coronavirus, all'Aquila controllate 23 case di riposo: per 4 scattano prescrizioni

L'ospedale dell'Aquila
di Stefano Dascoli
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Venerdì 24 Aprile 2020, 15:46

L'AQUILA - Un solo ricovero coronavirus negli ultimi tre giorni e una situazione che appare tranquilla non solo sul fronte ospedaliero, ma anche nelle case di cura e nelle residenze per anziani battute a tappeto dagli ispettori Asl.

A tracciare un mini bilancio dell’andamento dell’epidemia all’Aquila è Alessandro Grimaldi, primario di Malattie infettive al San Salvatore: «In tre giorni c'è stato un solo ricovero, il reparto è pieno ma non ci sono richieste pressanti, la situazione sembra volgere al meglio ma occorre molta prudenza».

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«L'ospedale aquilano ha reagito molto bene in questa emergenza, c'è stata una gestione efficiente ed ordinata, ci sono stati pochissimi casi di contagi di operatori sanitari e soprattutto un tasso di letalità nel nostro reparto pari quasi allo zero» ha sintetizzato Grimaldi che poi ha rivelato di aver visto «un numero ragguardevole di pazienti» che si è negativizzato in 4-6 settimane dal ricovero. Il che significa anche 42 giorni.

Nel frattempo emergono notizie abbastanza rassicuranti anche su uno dei fronti cruciali della lotta al coronavirus, la situazione delle strutture in cui sono ospitati anziani e che in molte zone d’Italia, e anche d’Abruzzo, sono divenute fucina di contagi e, purtroppo, di decessi.

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Come spiega al Messaggero il direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl, Domenico Pompei, fino ad ora sono state controllate 23 strutture sulle 45 totali della provincia. I controlli proseguiranno a ritmo incessante.

Oltre a queste sono stati controllati cinque call center e 12 aziende che hanno proseguito l’attività. «Le verifiche continueranno – dice Pompei -: finora sono emerse solo situazioni in cui c’è stato bisogno di migliorare alcuni aspetti, come per esempio il distanziamento tra ospiti nelle case di riposo, la regolamentazione degli ingressi, su cui però quasi tutti si erano organizzati già da tempo, la dotazione di disinfettanti e dispositivi di protezione. Nulla di drammatico, però, anzi».

In particolare, rimanendo alle strutture per anziani che in questa fase sono particolarmente attenzionate, sono state quattro quelle che nell’Aquilano, inteso come città e circondario, hanno subito “richiami” a osservare prescrizioni.

Nessuna sanzione è stata comminata. Anche perché l’approccio suggerito a livello centrale è quello della prevenzione dal rischio Covid-19. In alcuni casi sono stati trovati anziani troppo vicini nelle sale comuni e a mensa. Anche con l’ausilio dell’Unità di valutazione (Uvm) sono stati fatti i controlli su anziani che necessitano di ricovero in una Rsa e non in strutture di tipo alberghiero.

Il Dipartimento si sta inoltre attrezzando per fare i tamponi nelle strutture, anche agli ospiti. Ci vorranno, però, ancora circa sette-dieci giorni prima di poter andare a regime. 

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