Teramo, la scritta "fatture" sulla chiesa: torna il corvo che semina anonimi dopo la donazione di 900mila euro

La scritta "fatture" sulla facciata della chiesa: il ritorno del corvo che semina anonimi
di Bernardo D'Eugenio
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Ottobre 2020, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 11:58

Messa di apertura, quella di ieri mattina, con la sorpresa di leggere  scritte enigmatiche: «Le fatture», impresse con vernice nera e apposito stampo (per evitare di far riconoscere la calligrafia), sulla facciata principale della chiesa Santa Eufemia, in piazza IV Novembre, di Alba Adriatica in provincia di Teramo. Le mura imbrattate hanno suscitare incredulità e sconcerto tra i fedeli che si erano recati alla funzione religiosa e tra i cittadini che passando in zona hanno letto “le fatture”.

 


La scritta però potrebbe non essere opera di anonimi “writer” improvvisati ma, al contrario, essere collegata al contenuto polemico di precedenti volantini firmati da un professionista del posto e poi diffusi in locali pubblici e cassette postali della cittadina costiera, fino a poco prima del periodo di isolamento imposto per la pandemia da coronavirus. Anche nei volantini, in numerosi passi del testo, la battuta “le fatture” veniva ripetuta più volte. Interpellato in merito alle stampe apparse all’ingresso del sacro edificio, il parroco della storica chiesa di Alba, don Stefano Galeazzi, non ha voluto rilasciare commenti. «Al momento - ha detto al telefono un po’ infastidito dall’imprevista situazione - non diciamo niente. Ci dobbiamo riunire».


Con molta probabilità, ci sarà un confronto con il comitato dei parrocchiani per analizzare meglio il fatto avvenuto e per valutare se inoltrare una denuncia verso ignoti, allo scopo di attivare le indagini ed eventualmente risalire agli autori. Una vicenda ingarbugliata, in corso da circa un lustro e già contornata da querele nei confronti dello stesso estensore dei volantini. Al centro della contesa un aspro conflitto sorto inizialmente intorno ad una donazione di 900 mila euro alla chiesa di Sant'Eufemia, da parte di un’anziana albense, e poi per alcuni interventi di ristrutturazione effettuati, qualche anno fa, nella stessa chiesa. Ora il primo intervento in programma sarà quello di cancellare le brutte scritte. La benefattrice, vedova e senza figli, rimasta per sua volontà anonima, fece la donazione del 2015 vincolata alla costruzione di una nuova chiesa che non è stata ancora realizzata.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA