Provincia, guerra tra ex Udc
Rimpasto, Santucci lascia

Bigiotti, Santucci e Meroi
di Simone Canettieri
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Venerdì 28 Giugno 2013, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 16:24
VITERBO - Marcello Meroi, presidente della Provincia, diretto: Non sono disponibile a giochi al massacro o noiose liturgie a base di veti volti a paralizzare la mia attivit. Spero e credo che anche la mia maggioranza sia della stessa opinione, altrimenti....


Come era prevedibile, però, la richiesta di dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici, Gianmaria Santucci, è stata deflagrante. Presentata da tre consiglieri provinciali (Felice Casini e Francesco Bigiotti ex Udc e Marco Torromacco di FdI) ha innescato un meccanismo difficile da arrestare. Con un rimpasto che rischia di mandare in tilt la Provincia, ultimo scrigno del centrodestra.



La questione è complessa perché si basa sui numeri ma anche su un partito, l’Udc, che sta vivendo una vera e propria diaspora. E poi ci sono FdI e Pdl intenzionati a una verifica complessiva di deleghe e posti in giunta.



Meglio provare a mettere in fila gli eventi. Santucci, candidato sindaco della lista civica FondAzione, è pronto a dimettersi da assessore provinciale per «dedicarmi esclusivamente al ruolo di consigliere comunale di opposizione». L’ex segretario dell’Udc parla di scelta già meditata prima delle elezioni; chi ne chiede la sfiducia, come a esempio l’ex sodale Bigiotti, la mette invece così: «Gianmaria come assessore è stato pessimo. Se ne deve andare: o lui o noi».



Punti di vista, come c’è chi dice che dietro al siluramento di Santucci ci sia la regia di Nando Gigli, in guerra con l’ex pupillo e ora tra gli sponsor di Leonardo Michelini, nuovo sindaco di centrosinistra. Santucci prima di fare la valigia propone un avvicendamento con Paolo Barbieri, capolista di FondAzione alle comunali.



L’idea va bene ai due consiglieri provinciali ex Udc e adesso santucciani Galli e Meraviglia, ma anche gli altri due, gli agguerriti Casini e Bigiotti, non hanno posto particolari veti.



Ma qui si ritorna ai numeri: gli ex centristi a fronte di quattro consiglieri dispongono di tre assessori (Santucci, Franco Vita e Andrea Danti). «Troppi» per Fratelli d’Italia, pronti alla pugna per un altro assessorato (circola il nome di Fracassini junior). Che potrebbe essere tolto a Vita. Ma siamo solo all’inizio. Meroi lunedì continuerà con le consultazioni. Poi la decisione. Ma non sarà un pranzo di gala.
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