Processione col cuore di Santa Rosa, «se fossi nei Facchini non mi presterei»

Processione col cuore di Santa Rosa, «se fossi nei Facchini non mi presterei»
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 8 Agosto 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 15:53

«Se fossi nei Facchini, non mi presterei a questo compromesso al ribasso». C’è chi dice no: il consigliere della Lega, Vittorio Galati, spara contro la decisione di trasportare solo il cuore di Santa Rosa la sera del 3 settembre. «E non ho capito perché questo sì e il corteo storico no». Un punto, quest’ultimo, condiviso anche dal capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli, che accusa il sindaco Giovanni Arena pure di «aver aspettato mesi prima di dare una linea, creando aspettative».

Politica a parte, in molti serpeggia malumore per la decisione, ma nessuno vuole ha intenzione di parlare a microfoni aperti. L’ideatore di Gloria, Raffaele Ascenzi, invece reagisce da gentleman. «Mi sta bene tutto quello che decidono – dice - perché evidentemente hanno più informazioni di noi sulla pandemia». Aveva proposto un Trasporto a porte chiuse, senza pubblico, con riprese anche tramite droni, magari da trasmettere in tv, «ma l’idea non è stata presa in considerazione, forse non è stata recepita. A me sembrava affascinante». Ora sulla sua Macchina potrebbe calare il sipario, visto che sono stanziati i fondi per il nuovo concorso di idee, a meno che non ci sia un Trasporto straordinario nel prossimi mesi.

Galati riparte proprio da Ascenzi. «Un vero omaggio alla Santa, una manifestazione che avrebbe riunito religiosità e misticismo – spiega - sarebbe stato quello dichiarato da Ascenzi. Chiudere al pubblico il percorso della Macchina in una città cinta da mura non avrebbe rappresentato certamente un problema». Invece andare in processione solo con il cuore di Rosa, secondo lui, «non ha un significato mistico sufficiente a celebrarla e non elimina i problemi relativi al potenziale assembramento delle persone».

Fosse stato per lui, avrebbe anche montato la Macchina sul sagrato della basilica. «Si sarebbe potuto organizzare senza difficoltà: bastava limitare l’accesso da piazza del Teatro con relativo distanziamento e creare due corsie, d’entrata e d’uscita, come nei supermercati.

Poi non ho capito perché il corteo storico non si possa fare». Insomma, secondo Galati quanto dichiarato dal sindaco è come minimo eccessivo: «La montagna ha partorito il sorcio, l’infinito non è neanche ipotizzabile per certe piccolezze».

Sull’altra sponda, Barelli concorda sulla possibilità di far sfilare il corteo storico. «Si poteva fare, distanziati e organizzando la possibilità delle persone di vederlo. Ma il Comune ha aspettato mesi prima di dare una linea – spiega - nel tentativo di non scontentare nessuno». Il Trasporto? Lì «le condizioni oggettivamente non ci sono, perché attira migliaia di persone, ma come al solito Arena si è dimostrato inadeguato: per mesi non è riuscito a esplicitare una posizione del Comune, cercando di capire dove tirava il vento».

La linea attendista di palazzo dei Priori, accusa Barelli, «ha creato false speranze fino all’ultimo giorno, ma era chiaro che un evento di massa come la Macchina non fosse immaginabile. Vediamo gli stadi olimpici senza persone, lui non è stato in grado di affermare il concetto di problema sanitario e nella ricerca del solito buonismo è rimasto schiacciato».

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