Viterbo, San Simeone nel degrado
e ora il 118 rischia il trasferimento

Viterbo, San Simeone nel degrado e ora il 118 rischia il trasferimento
di Alessia Marani
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Mercoledì 19 Febbraio 2014, 21:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 08:38

VITERBO - Al richiamo della Procura che la invita a mettere sotto tutela il patrimonio storico e artistico del complesso dei Ss Simeone e Giuda, la Asl ha risposto invitando a sua volta il 118 a fare le valigie.

Della «opportunità del trasferimento ad altra sede» si parla in una nota inviata all’Ares e per conoscenza alla stessa Procura. Anche se la Asl fa sapere che è da interpretare: ossia, nessuno vuole cacciare sala operativa e ambulanze dal complesso il cui accesso principale è su viale Capocci, però l’Ares deve provvedere con le sue risorse a vigilarlo.

Anche se in tutto sono 2500 mq su più piani di cui il 118 dispone solo in piccola parte ed è una grana da poco in tempi di deficit della sanità laziale.

Del resto pure le casse della Asl non godono di ottima salute e non può davvero permettersi investimenti milionari per ristrutturare un sito sì di pregio, ma che casca a pezzi. Da qui l’idea di venderlo al migliore offerente.

È l’assessore Alvaro Ricci a svelare il piano, deliberato dalla Asl nel 2013, «mi preoccupai della destinazione d’uso», dice. C’è di più: il bene è vincolato ex lege come tanti altri immobili viterbesi che, però, negli anni sono stati svenduti come se niente fosse ai privati.

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