Viterbo, predatori d'arte a S. Simeone
Interviene la Procura, monito alla Asl

Viterbo, predatori d'arte a S. Simeone Interviene la Procura, monito alla Asl
di Alessia Marani
1 Minuto di Lettura
Martedì 18 Febbraio 2014, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 10:58
VITERBO - Ecco un altro edificio storico di Viterbo abbandonato al degrado e razziato dai predatori dell’arte.

È il complesso dei Ss Simeone e Giuda, lungo le mura cittadine, tra il monastero di S. Rosa e piazza Dante. E anche qui, come per Palazzo Spreca, è intervenuta la Procura della Repubblica. Che ha intimato alla Asl, proprietaria del bene, di mettere in sicurezza lo stabile, di vigilarlo per evitare ulteriori saccheggi. E per una volta la giustizia ha giocato d’anticipo: durante una seconda ispezione a inizio mese, gli uomini del procuratore Alberto Pazienti si sono accorti di una grave infiltrazione d’acqua piovana sul tetto.



Una trave portante stava cedendo. Gli operai della Asl l’hanno così puntellata e la struttura è scampata alle piogge abbondanti di pochi giorni fa. Ora è in programma un sopralluogo, sempre con le Belle Arti, per verificare i danni che una grossa perdita d’acqua nei sotterranei starebbe provocando al confinante monastero di Santa Rosa. Insomma: un altro pezzo di storia e arte della città dei papi in malora.



Fino al 2003 il plesso era un’articolazione dell’Ospedale Grande. E chissà che anche qui non ci sia stata la tentazione di venderlo ai privati.



IL TESTO COMPLETO DELL'ARTICOLO SU IL MESSAGGERO IN EDICOLA O SU IL MESSAGGERO DIGITAL
© RIPRODUZIONE RISERVATA