Bandini (Confimprese): «Serve un nuovo piano regolatore, questo è scaduto da decenni»

Giancarlo Bandini, segretario provinciale di Confimprese
di Diego Galli
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Mercoledì 2 Febbraio 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 10:55

​In attesa delle future elezioni, sono sempre di più coloro che esprimono pronostici sulle sfide che la prossima amministrazione dovrà portare avanti. Tra i nodi cruciali, quello della rivitalizzazione di un centro storico morente. Una questione che le passate amministrazioni, a detta di commercianti e rappresentanti delle associazioni locali, sembrerebbero aver lasciato da parte, senza escogitare alcuna reale soluzione.

“I mali di Viterbo vengono da lontano – dichiara Giancarlo Bandini, segretario provinciale di Confimprese – gli ultimi amministratori cittadini poco hanno fatto per rovesciare le sorti della città. Nessuno ha parlato di un nuovo piano del traffico, dei trasporti pubblici e dell’urbanistica. Viterbo si regge ancora su un piano regolare scaduto da decine di anni”.

Anche turisticamente, il capoluogo della Tuscia sembra ristagnare. Nonostante l’impegno dell’ultima giunta, i risultati – secondo il rappresentante di Confimprese – non sono ancora sufficienti. “Non si può presentare ai turisti una città sporca, con poca attenzione per il verde e per il decoro urbano. Non possiamo lamentarci se poi, il nostro, rimane un turismo mordi e fuggi. Le persone che vengono qui non sono portare a rimanere. Servono altre idee e più impegno per promuovere le nostre bellezze”.

Per cominciare, Bandini suggerisce di puntare sul supporto alle botteghe storiche, ovvero quei negozi che possono vantare almeno 50 anni di attività sulle proprie spalle. “Sono questi i buoni progetti per la città, utili per fare rete e per dare merito ai commercianti locali.

Allo stesso modo, anche le riaperture di locali come Schenardi sono ben accette. Sappiamo che l’imprenditrice Eleonora Bonucci ha delle idee molto interessanti per far tornare in attività lo storico bar. Non possiamo che essere fiduciosi”.

Allo stesso modo, Confimprese vede di buon occhio progetti quali il recupero, da parte della Regione Lazio, del vecchio ospedale cittadino. Lavori che dovrebbero cominciare in tempi brevi e che aiuteranno, sicuramente, a riportare un po’ di vita nel cuore di Viterbo. Sul futuro, Bandini ha ancora delle perplessità. “Quello che mi auguro – conclude – è che il prossimo primo cittadino non ripeta gli errori degli ultimi due, che troppo poco hanno avuto a cuore i problemi della città. Mi aspetto che ci sia più dialogo con le associazioni e con i commercianti, così che le soluzioni possano essere prese insieme a persone che i problemi li vivono giornalmente sulla loro pelle”.

Confimprese pronta al dialogo: “Siamo qui per aiutare e non ci importa di che bandiera sarà, se sarà un politico o un civico. Vogliamo solo che rispetti, almeno, queste primarie necessità per il benessere di tutti i cittadini”.

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