Viterbo e l'estate, spiaggia libera a numero chiuso e più controlli. Possibile anche la chiusura

Viterbo e l'estate, spiaggia libera a numero chiuso e più controlli. Possibile anche la chiusura
di Luca Telli
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Sabato 25 Aprile 2020, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 11:21
Numero chiuso e più controlli. E se la situazione dovesse richiederlo, pronti a sbarrare gli accessi e dichiarare off-limits ogni spiaggia libera. La variabile, legata all’evoluzione della pandemia e al numero dei contagi. «A priori non scongiuriamo niente. La chiusura è una possibilità che speriamo di non dover prendere in considerazione ma è sul tavolo – spiega il vice sindaco di Montalto Luca Benni – d’altronde, nessuno poteva immaginare un virus che rivoluzionasse la nostra vita al punto da impedirci di stringerci la mano».

Difficile, se non impossibile, controllare i 10 km di costa che dalla foce del Fiora arrivano a Pescia Romana, toccando il confine con la Toscana.  «Il nostro primo obiettivo è tutelare la salute dei cittadini, tutti vogliamo e speriamo di andare al mare – continua Benni – ma in questo momento passa in secondo piano». Le opzioni, per cercare di tenere in piedi la stagione estiva e scongiurare il tracollo economico dell’area costiera, diverse: dall'idea di transennare le aree, a quella di affidare il controllo degli accessi alla polizia municipale, fino all'impiego delle associazioni di volontari.

«Tutte valutate ma complicate da realizzare – continua Benni – nel periodo estivo la popolazione triplica e un controllo, con le forze che abbiamo, non è alla nostra portata. Bisognerà cercare altro. In settimana valuteremo iniziative insieme ai gestori degli stabilimenti per dare via a una sinergia e permettere a tutti l’eventuale accesso al mare».

Il problema è legato ai fondi che non ci sono e che molti Comuni sperano di ricavare dal “Decreto Aprile” dichiarato dal governo in cui, a più riprese, sono stati annunciati aiuti ai sindaci occupati, in larga parte, con bilanci in deficit e casse ulteriormente svuotate dallo slittamento delle imposte generato dall’emergenza.
Di un’estate solo per i clienti degli stabilimenti non vuole sentir parlare Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia, alle prese con un controllo da estendere lungo 21 km.

«Coniugare il diritto al mare con il rispetto del divieto di assembramenti è un’impresa – dice Giulivi – stiamo studiando diverse soluzioni in attesa che arrivino indicazioni del Governo che possano garantire qualche certezza in più. Sulla stagione come sul futuro prossimo di decine di famiglie che vivono di questo e del territorio stesso». L’idea di Giulivi parte dalla mappatura delle spiagge, continua con l’istallazione di un checkpoint all’entrata e un controllo sull’arenile. «Ingressi contingentati e rispetto del distanziamento sociale sono le armi che abbiamo in questo momento – conclude Giulivi – Contiamo su un sostegno concreto nel giro di poco, altrimenti ogni iniziativa è destinata a morire prima di nascere».
 
 
 
 
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