Ma è bene procedere con ordine per rendere chiaro un tema complicato, tanto da far decidere a Michelini&C. di dare incarico a una società di certificazione di esaminare tutti i conti «per rendere chiaro» lo stato della situazione finanziaria. «A che serve la certificazione? Diciamo – spiega Alvaro Ricci, assessore all’Urbanistica che nella precedente consigliatura ingaggiò non pochi corpo a corpo col sindaco Giulio Marini proprio sulla gestione economica – che è necessaria fissare una linea di demarcazione tra il passato, vale a dire circa 20 anni di amministrazione del centro destra, e il presente. Attenzione: tecnicamente il bilancio è a posto, ma crediamo che il suo equilibrio sia fittizio».
ittizio? Ricci pesa le parole. «Guardi qua – scandisce tirando fuori un foglietto – sono i numeri che lo dicono». I quali numeri raccontano che ai 4.720.000 euro di mancate entrate da Esattorie, sarà necessario aggiungere i circa 3,5 milioni di euro iscritti come credito dovuti da Talete. «E’ facile vaticinare – rileva l’assessore – che quelle somme non saranno mai incassate. Temiamo che la spa non è e non sarà in grado di versarci quelle ingenti risorse».
E la Robur, altra partecipata al 75%? «Ci è stato detto che il deficit della società ammonta a oltre 2,5 milioni di euro. Nel nostro bilancio - aggiunge Ricci - sono stati accantonati 1,8 milioni, da spalmare nel triennio, per coprire quel deficit di liquidazione. Ma temiamo che non saranno sufficienti a colmare le perdite».
E’ ovvia la battuta: la gestione del ciclo idrico ha fatto acqua da tutte le parti. «Non c’è dubbio - dice Ricci - anche se le responsabilità sono ampie, a cominciare da quei Comuni che non entrati nella spa. Ovvero, pur entrando, hanno scaricato sulla società gran parte dei mutui che avevano acceso per potenziare le rispettive reti».