Da palazzo Santoro in restauro la finestra sul degrado di Campoboio. «Il Comune si muova»

Il piazzale diroccato di Campoboio
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Martedì 15 Novembre 2022, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 19:57


Una finestra su una discarica. E' quella che potrebbe essere ammirata dall'apertura di Palazzo Santoro, nel palazzo medievale della biblioteca degli Ardenti, in piazza Giuseppe Verdi. I lavori in corso nell'edificio che ospita la Biblioteca storica degli Ardenti, finalizzati a realizzare un ascensore interno, a sistemare il tetto e tutti gli impianti da mettere a norma, sono già stati realizzati per un buon 50%. In quel che resta da fare s'intravede però un obbrobrio urbano che il Comune non dà segni di voler scongiurare.

Il progetto di ristrutturazione del palazzo storico prevede infatti un nuovo spazio urbano, oltre che il recupero del patrimonio della storica biblioteca comunale.

La visione architettonica dell'iniziativa punta anche a creare un nuovo spazio aggregativo e funzionale alla fruizione urbana. Come la realizzazione del collegamento, con un doppio ingresso al piano stradale: piazza Verdi con la retrostante piazza-parcheccio di Campoboio. Uno spazio diroccato in mezzo alla città, rimasto in pratica nelle stesse condizioni del maggio del 1944, dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

«Il progetto prevede sì questo spazio di comunicazione tra le due parti del palazzo Santoro - spiega il commissario straordinario del Consorzio biblioteche, Paolo Pelliccia - che a mio avviso potrebbe dare una diversa prospettiva, e funzionalità, a tutta piazza Verdi. Ma se questa apertura fosse realizzata senza che, dall'altro lato del palazzo, si metta mano alla sistemazione di piazza Campoboio, creeremmo una finestra spalancata su una discarica. Per questo mi auguro che l'amministrazione comunale prenda coscienza di questo aspetto».

Il Consorzio biblioteche riunisce e gestisce i patrimoni archivistici e librari di Comune e Provincia. Ma la scommessa del nuovo palazzo Santoro, da trasformare in punto di aggregazione e consultazione, oltre che riunire tutti i volumi e i reperti più importanti, sarebbe affine al rilancio del centro storico. E in effetti l'altro commissario Antonella Scolamiero in Comune, a inizia anno aveva tentato di avere i finanziamenti anche per la pavimentazione in piazza Campoboio (302 mila euro); ma quei 3 milioni totali di fondi ministeriali per il rifacimento di strade e marciapiedi non sono arrivati. La domanda di palazzo dei Priori è stata ammessa in graduatoria, ma i fondi non sono stati sufficienti per tutte le richieste. La giunta Frontini, nel frattempo, non ha dato segnali di voler intervenire sui ruderi dietro al palazzo dell'Inps, spiazzo di parcheggio selvaggio per quanti lasciano lì l'auto mentre nel resto del centro la sosta è a pagamento.

Nella biblioteca comunale si va a caccia degli ulteriori fondi per la sostituzione degli infissi, che dovranno essere a norma per l'efficienza energetica e seguire i criteri storico-architettonici dello storico palazzo. All'interno, pur con la presenza del cantiere, prosegue la ricatalogazione e archiviazione dell'immenso patrimonio. Sotto la supervisione del curatore Lorenzo Abbate si restaurano i volumi più danneggiati. Nonostante la chiusura al pubblico l'attività di ricerca e documentazione, con studiosi provenienti da Italia ed estero, non è stata mai fermata.
 

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