Violenza sessuale, a Rudy Guede anche un anno di sorveglianza speciale

Rudy Guede e l'avvocato Mezzetti
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:14

Rudy Guede “sorvegliato speciale”. Il 37enne ivoriano, accusato di violenza sessuale dall’ex fidanzata 24enne, appena quattro giorni fa è stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di un anno. Una misura che si aggiunge a quella disposta dal gip del Tribunale di Viterbo lo scorso 6 dicembre. Guede, dopo la denuncia della fidanzata, è stato sottoposto al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico.

Ma per garantire la tutela dell’ex il questore di Viterbo Fausto Vinci ha richiesto al Tribunale di Roma la sorveglianza speciale per codice rosso. Sorveglianza che impone all’indagato di non cercare nessun tipo di contatto con la sua ex. Niente messaggi, niente chiamate e niente scambi sui social. Non solo, l’ivoriano - noto alla cronaca per aver scontato 13 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher - non potrà lasciare Viterbo senza aver comunicato le sue intenzioni alla Questura e non potrà uscire di casa dalle 21.30 alle 6.30. Pena il rientro in carcere. Se il 36enne dovesse infrangere una sola delle “regole” disposte dal Tribunale di sorveglianza potrebbe essere arrestato anche in differita.

La storia. La scorsa estate la 24enne viterbese trova il coraggio di denunciare il suo ex compagno.

Accompagnata da un avvocato si presenta in Questura e racconta tutto. La Procura apre subito un fascicolo per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale e affida le indagini alla Squadra Mobile. La ragazza racconta di abusi sessuali, vessazioni e di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà durante la loro turbolenta convivenza, scandita da continui tira e molla. L’indagato, durante l’interrogatorio di garanzia, ha respinto tutte le accuse. «Non le ho mai fatto del male, non ho memoria di averle fatto qualcosa di brutto. Gli episodi sono inventati, si tratta di bugie. I nostri rapporti erano sempre consenzienti», aveva detto a dicembre al gip Savina Poli. Guede avrebbe detto anche in alcune occasioni in cui l’ex ragazza dice di essere stata presa con la forza non sarebbe stato nemmeno in casa. Non solo, avrebbe puntualizzato anche sulle presunte lesioni. Affermando che quei lividi la giovane se li era procurata da sola durante gli allenamenti sportivi che svolgeva.

L’indagini sulla violenza sessuale e i maltrattamenti sono ancora in corso, la difesa di Guede ha deciso di non ricorrere al Riesame per cercare di affievolire la misura cautelare. In attesa della chiusura dell’inchiesta però il 37enne dovrà mantenersi lontano dalla giovane ed evitare ogni contatto.

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