Rudy Guede si difende: ​«Niente violenza, solo bugie»

Rudy Guede e l'avvocato Carlo Mezzetti
di Maria Letizia Riganelli
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Martedì 12 Dicembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:41

«Niente violenza, solo bugie». Rudy Guede si difende. Ieri mattina davanti al gip Savina Poli l’ivoriano ha ricostruito tutta la relazione con la 23enne viterbese che lo accusa di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti.

A Guede una settimana fa è stato applicato il braccialetto elettronico col divieto di avvicinarsi alla sua ex. La misura arriva dopo le indagini della Squadra Mobile di Viterbo, coordinata dalla Procura, che l’estate scorsa ha raccolto la testimonianza della presunta vittima e di alcuni amici. Uomini e donne che nel periodo sotto esame avrebbero frequentato la coppia. Ieri a raccontare la relazione ci ha pensato il 36enne, difendendosi da tutte le accuse. Rudy Guede, in questo procedimento assistito dall’avvocato Carlo Mezzetti, è l’unico colpevole dell’omicidio Meridith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007 e dopo aver scontato la sua pena nel carcere di Viterbo ha scelto il capoluogo della Tuscia per ricominciare.

Qui, mentre stava ancora scontando la pena, ha conosciuto l’ex fidanzata. La relazione sarebbe iniziata a luglio del 2021, terminata a primavera scorsa dopo una serie di alti e bassi. Il 36enne ha spiegato ogni punto, ribattendo alle accuse. Portando a sostegno della sua difesa anche eventuali testimoni. Avrebbe affermato di aver portato sempre rispetto alla relazione che aveva con la 23enne. «Non le ho mai fatto del male, non ho memoria di averle fatto qualcosa di brutto.

Gli episodi sono inventati. I nostri rapporti erano consenzienti».

Guede avrebbe detto anche in alcune occasioni in cui l’ex ragazza dice di essere stata presa con la forza non sarebbe stato nemmeno in casa, ma a Roma per girare le scene di un film come comparsa. Non solo, avrebbe puntualizzato anche sulle presunte lesioni. Affermando che quei lividi la giovane se li era procurata da sola durante gli allenamenti sportivi che svolgeva. La relazione tra i due, secondo l’indagato, sarebbe terminata per volere di lui. «Era diventata una relazione tossica», avrebbe detto. Finita a marzo scorso dopo una serie di tira e molla, tra le parti. L’ivoriano avrebbe raccontato al gip che aveva paura a lasciare la ragazza, paura della sua reazione.

L’interrogatorio davanti al gip è durato oltre due ore, al termine il 36enne è uscito senza rilasciare nessuna dichiarazione. La pm Paola Conti, durante l'udienza di convalidata, ha chiesto la conferma integrale della misura cautelare, la difesa l'annullamento. «Ha risposto in maniera esauriente a tutte le domande del gip», ha commentato al termine della giornata l'avvocato Carlo Mezzetti all'uscita dal tribunale. Il gip Savina Poli si è riservata sull’esito della misura. Solo oggi, probabilmente, Guede saprà se dovrà continuare a convivere col braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alla vittima.

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