Ultraleggero precipita a Vejano, morti Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora: erano un ricercatore del Cnr e un imprenditore edile

Davanti al velivolo distrutto i medici avrebbero trovato una delle due vittime ancora viva, ma le sue ferite sarebbero state troppo gravi ed è morto poco dopo

Ultraleggero precipita a Vejano, morti Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora: erano un ricercatore del Cnr e un imprenditore edile
di Maria Letizia Riganelli
3 Minuti di Lettura
Domenica 3 Marzo 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 09:11

Stroncati dalla passione per il volo. Ieri pomeriggio Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora sono morti dopo essersi schiantati a bordo del piccolo P92 della Tecnam. Uno schianto a poche centinaia di metri dall’elisuperficie di Vejano, da dove erano appena ripartiti. I due piloti, un imprenditore edile di 59 anni e ricercatore del Cnr di 61, entrambi romani, erano decollati all’ora di pranzo dall’elisuperficie di Fiano Romano e dopo una breve sosta in quella di Vejano erano pronti a tornare in volo. 

Ultraleggero precipita a Vejano, due morti: lo schianto al suolo per problemi in fase di decollo

LA DINAMICA
Durante la fase di decollo però qualcosa è andata storta.

L’ultraleggero non è riuscito a prendere quota e si è schiantato tra la vegetazione, in una zona particolarmente impervia. A lanciare il “mayday” è stato un altro pilota partito dalla stessa pista poco dopo. L’uomo a bordo del suo velivolo ha visto il P92 di Cammarata e Pecora schiantarsi al suolo. Subito sono stati allertati i soccorsi, sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Ronciglione, i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Per raggiungere la zona del disastro il personale medico è dovuto ricorrere all’eliambulanza. 

Davanti all’ultraleggero distrutto i medici avrebbero trovato una delle due vittime ancora viva, ma le sue ferite sarebbero state troppo gravi ed è morto poco dopo, l’altro sarebbe morto sul colpo. A estrarre i corpi dalle lamiere i vigili del fuoco. 

L’IPOTESI
Le cause sono ancora in fase di accertamento ma, stando alle primissime ricostruzioni, il velivolo, un P92 della Tecnam, si sarebbe schiantato a terra durante una lezione di volo.
Una delle due vittime, Giosuè Cammarata, avrebbe avuto già esperienza nel volo, l’altro Alessandro Pecora sarebbe stato un principiante. Non è escluso quindi che l’incidente sia avvenuto durante un addestramento. 
Il primo volo di Pecora, come raccontava proprio lui stesso sul proprio profilo social di Facebook, risaliva ad aprile del 2019. Il brevetto da pilota invece era arrivato a ottobre scorso, appena pochi mesi fa. Le poche ore di pratica in volo potrebbero essergli state fatali. Il piccolo ultraleggero sarebbe stato di proprietà del ricercatore.

IL DOLORE
«Una tragedia – ha commenta la sindaca di Vejano, Teresa Pasquali accorsa sul posto -. Siamo costernati. Notizie certe ancora non ce ne sono, in quanto i soccorritori sono al lavoro e stanno cercando di farlo nel più breve tempo possibile a causa del sopraggiungere del buio. Il tempo oggi era buono, potrebbero aver tentato un atterraggio di fortuna». 

I PRECEDENTI
Non è la prima volta che l’elisuperficie di Vejano è teatro di disastri aerei. Il 18 luglio 2010 un altro ultraleggero precipitò. Morirono due uomini Stefano Fuda, 55enne, dentista e di Tonino Patriarca, ex maresciallo dell’aeronautica 65enne entrambi romani. Patriarca era un pilota esperto. Era infatti presidente dell’associazione Arma Aeronautica, sezione di Zagarolo, e responsabile per Flyroma School.
I due uomini erano partiti in comitiva dall’aviosuperficie romana Aeroclub Prenestino. Si erano poi fermati a pranzo a Vejano e, nel tardo pomeriggio, avevano ripreso la via del ritorno.Ma, dopo poco, l’ultraleggero con a bordo Patriarca e Fuda precipitò prendendo rapidamente fuoco. Il rogo uccise i due uomini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA