Zitelle, ecco i fondi per la chiusura ma per le ex terme Inps si allungano i tempi

Zitelle, ecco i fondi per la chiusura ma per le ex terme Inps si allungano i tempi
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 18 Aprile 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 18:34

Le Zitelle, le ex Terme Inps, il Bullicame e le Terme dei Papi. Un destino che si incrocia. Ma qualcosa, anche se con lentezza elefantiaca, si inizia a muovere: nel primo caso è iniziata infatti la fase 2, con gli 80 mila euro messi in bilancio dalla giunta Frontini per la chiusura della seconda fuoriuscita.

La sorgente delle Zitelle ne aveva infatti due. Una era dovuta al vecchio pozzo, scavato nel 1952, che gettava al vento - anzi nei prati - 10 litri al secondo. È stato ricondizionato lo scorso anno, dopo mezzo secolo di sprechi. All’occorrenza può essere riaperto tramite un rubinetto. Questa mossa aveva fatto rifiorire il Bullicame, le cui vasche oggi sono abbondantemente alimentate. Hanno quindi ricominciato a farsi vedere gruppi e famiglie a frequentare l’area. Ma c’era anche la seconda “venuta”, una fuoriuscita alle Zitelle, su un terreno lì intorno, che continua a disperdere 5 litri al secondo di risorsa termale. Per completare l’opera va chiusa anche questa. 

Qui entrano in ballo soldi e tempi. La Regione Lazio aveva dato il via libera a metà dello scorso dicembre. “Prima dell’avvio dei lavori e successivamente alla conclusione degli stessi - scriveva la Regione - per un periodo di almeno 30 giorni, dovrà essere eseguito il monitoraggio sulle porte dei seguenti siti: Piscine Carletti, Callara del Bullicame, pozzo Sant’Albino, pozzetto Terme dei Papi e pozzo San Valentino (variazioni di pressione)”.

L’avvicendamento di vari dirigenti a palazzo dei Priori ha un po’ frenato le operazioni.

L’ex presidente dell’associazione Il Bullicame, Giovanni Faperdue, come spesso accade è andato a verificare sul posto, lamentandosi dello stallo. Ora si spera che con gli 80 mila euro messi in bilancio si possa riprendere il discorso sul secondo atto delle Zitelle. Anche perché si lega alle ex Terme Inps. L’intenzione di Regione e Comune è riattivarle estraendo acqua dal pozzo Gigliola. Ora non si può fare perché si andrebbe a interferire con la portata del vicinissimo pozzetto alle Terme dei Papi.

Solo dopo aver chiuso la seconda fuoriuscita alle Zitelle si potrà iniziare a ragionare sulla possibile riapertura dello stabilimento dei lavoratori. La sindaca Chiara Frontini intanto ha fatto sapere che il progetto di recupero dell’advisor, Federterme, è da rivedere. Il che, sommato al nuovo step di ricondizionamento, allungherà ancora un’attesa che ormai ha sfondato i 30 anni.

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