Piscina comunale, niente bando: gestione alla Fin per altri 6 mesi

Piscina comunale, niente bando: gestione alla Fin per altri 6 mesi
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Sabato 4 Gennaio 2020, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 14:34
L'affidamento-ponte si allunga di sei mesi. La piscina comunale di Viterbo sarà gestita dalla Fin sino a giugno, anziché sino alla fine del 2019 come inzialmente previsto. Insomma, slittano i tempi della soluzione provvisoria che aveva spinto la giunta Arena a individuare nella Federazione italiana nuoto la soluzione-tampone per gestire il più grande impianto sportivo della Tuscia, dopo la fallimentare esperienza della Larus.

La società romana, in associazione temporanea di imprese con la Maco, lo scorso anno aveva accumulato debiti sia nei confronti del Comune, proprietario dello stabile, sia di diversi fornitori, tra cui Talete che aveva infatti chiuso i rubinetti.

Il sindaco Giovanni Arena, dopo diversi tentativi di recuperare la situazione, aveva annunciato l'allontanamento della Larus e, alcune settimane dopo, a giugno ha affidato la gestione in via provvisoria alla Fin, in attesa del bando definitivo, previsto entro la fine del 2019.

«I tempi sono un po' più lunghi del previsto. Ma sul bando stiamo lavorando e contiamo di portarlo in consiglio entro gennaio. Dopodiché verrà bandita la gara per individuare il gestore definitivo con un appalto decennale», assicura il primo cittadino.

L'accordo tra Comune e Fin prevede una convenzione a costo zero per l'amministrazione, che però si sta facendo carico delle utenze (si parla di cifre ingenti, oltre i 50mila euro). Tra sei mesi, quando la Fin lascerà l'impianto, se le sue uscite risulteranno aver superato le entrate spetterà al Comune mettere la differenza. «Ma col nuovo appalto si cambia: sarà il gestore - specifica Arena - a pagare i
consumi. E non solo, a suo carico sarà anche la manutenzione».

In questo quadro, spiega ancora Arena, rientrano i due incarichi affidati nelle scorse settimane ad altrettanti professionisti. Nel provvedimento, si legge: Essendo il complesso in esercizio ormai da 13 anni e necessitando quindi di significativi interventi di manutenzione straordinaria, di efficentamento energetico, di riqualificazione e ammodernamento che il Comune avrebbe difficoltà a eseguire a proprie spese, per la carenza di
risorse finanziarie», sarà il gestore a realizzarli.

Per quantificare i consumi e predisporre lo studio di fattibilità degli interventi, palazzo dei Priori ha speso altri 6.240 euro per i due ingegneri che hanno lavorato dal 3 al 31 dicembre.
 
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