Parcheggio del Sacrario, i soldi per interrarlo non bastano. Al suo posto 417 nuovi posti tra Riello, Santa Lucia, Santa Barbara e viale Trento

Parcheggio del Sacrario, i soldi per interrarlo non bastano. Al suo posto 417 nuovi posti tra Riello, Santa Lucia, Santa Barbara e viale Trento
di Renato Vigna
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Argomento caldo, anzi caldissimo quello dei parcheggi in città. Tra posti auto eliminati per far spazio alle piste ciclabili (l’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello del quartiere Pilastro) e traffico caotico per via dei tanti cantieri aperti, a Viterbo la vita al volante è sempre più dura. In questo quadro, il Comune invece di interrare i posti al Sacrario ne realizza “417 nuovi a raso, oltre a 2.044 metri quadrati di aree a verde e di socialità, dislocati in zone residenziali nell’immediata periferia”. Che siano risolutivi rispetto alle esigenze lamentate di chi vive o frequenta il centro storico è tutta un’altra storia.

Ecco, nello specifico, i progetti di Palazzo dei Priori: nel quadrante ovest della città, nel quartiere Riello/Pilastro, saranno realizzati 272 posti auto oltre a 1.054 metri quadrati di aree a verde (passando lungo la Tangenziale, i lavori sono già visibili); nel quadrante nord, quartiere di Santa Lucia, al confine con lo svincolo che dalla Tangenziale ovest immette sulla provinciale Teverina, è prevista la sistemazione e la messa in sicurezza dell’area nonché l’adeguamento degli spazi quali marciapiedi, banchine stradali e aiuole, da utilizzare a parcheggio per 75 posti auto. E ancora la realizzazione, nel quartiere Santa Barbara, vicino agli impianti sportivi del campo scuola, di un parcheggio di 50 posti auto oltre a 310 metri quadrati di aree a verde. Più a ridosso delle mure è l’intervento che vedrà coinvolto viale Trento con la rimodulazione degli spazi già presenti al fine di ricavare ulteriori 20 parcheggi, oltre alla messa a dimora di arbusti e piante di piccolo fusto.

Le linee guida dell’azione del Comune si trovano in una determina con cui l’ente specifica anche il motivo per cui è stata bocciata la realizzazione di un parcheggio interrato al Sacrario. Dalle indagini geologiche effettuate, è emerso che “tutta l’area è caratterizzata da un terreno di riporto con scadenti caratteristiche geotecniche”.

L’attuale parcheggio, infatti, è stato realizzato intorno al 1960 su un terrapieno creato con detriti e materiali di risulta provenienti dalla demolizione degli edifici posti nella soprastante zona della Trinità, danneggiati dai bombardamenti del 1944.

“Gli spessori del terreno di riporto – continua il Comune - tendono ad aumentare da monte verso valle e comunque variano da un minimo di 15 metri ad un massimo di 23 metro circa. Un materiale di riporto caratterizzato da una granulometria sabbiosa con frammenti di ceramica e cemento con caratteristiche geo-meccaniche scadenti e con bassi valori di angolo d’attrito e coesione”. Insomma, “è emerso che, per realizzare il parcheggio interrato in detta area, considerate le condizioni altamente sfavorevoli dell’area dal punto di vista geo-tecnico, sarebbe necessario disporre di un finanziamento di importo nettamente superiore rispetto a quello concesso”, ovvero 4.632.992 euro di cui 3.057.774,72 a valere sul finanziamento ministeriale PINQuA (Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare) e 1.575.217,28 di cofinanziamento a carico del Comune di Viterbo.

Ebbene, solo per le fondazioni del parcheggio interrato la previsione dei costi parla di oltre 2 milioni di euro, mentre per l’intera si arriva “al doppio del finanziamento concesso”.

Da qui la decisione di chiedere al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti una modifica dell’intervento per cui, oltre ai 417 nuovi posti auto in periferia, sarà effettuata la manutenzione straordinaria del parcheggio di piazza Martiri d’Ungheria “per assicurare la permeabilità dei suoli e abbassare l’isola di calore con la messa a dimora di alberature, senza aumento di posti auto”.

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