La prima, con la Fondazione Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale di Torino. La seconda, con il Centro interdipartimentale di studi e ricerche per la conservazione del patrimonio culturale (CisRic) dell'Università di Pavia. L'attività di ricerca sulle opere su cui sono impegnate le due strutture vedrà protagonisti, per Unitus, Giuseppe Calabrò, presidente del corso di laurea in Ingegneria industriale e direttore del centro di ricerche Cintes, e Claudia Pelosi, ricercatrice del laboratorio di diagnostica per la conservazione e il restauro.
«La collaborazione con la Fondazione Venaria Reale - spiega Calabrò - vedrà l'applicazione della tecnica Hmi (Hypercolorimetric multispectral imaging) su importanti dipinti in corso di restauro presso i laboratori torinesi. E' una tecnica non invasiva che permette di indagare nel dettaglio sia la pellicola pittorica che il supporto ligneo». Nello specifico, le immagini calibrate hanno un'elevata precisione radiometrica e colorimetrica permettendo di ottenere molte informazioni sull'oggetto esaminato non visibili ad occhio nudo.
«Invece la collaborazione con il Centro di Pavia - dice Pelosi - si concretizzerà con lo studio, sempre tramite tecnica Hmi, dei violini e di altri strumenti musicali di straordinario valore, molti dei quali realizzati dai liutai Stradivari e Guarneri del Gesù, conservati al Museo del violino di Cremona»
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