Nei laboratori dell'Unitus la ricerca dei segreti degli antichi violini di Stradivari

Nei laboratori dell'Unitus la ricerca dei segreti degli antichi violini di Stradivari
di Carlo Maria Ponzi
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Martedì 27 Agosto 2019, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 17:40
Lo scorso anno sono stati a tu per tu con La resurrezione di Cristo, attribuita ad Andrea Mantegna e databile alla fine del Quattrocento, conservata all'Accademia Carrara di Bergamo. Quindi, con l'intrigante Crocifissione, tavola ospitata al Museo del Colle del Duomo, di incerta attribuzione, anche se si presume che l'autore sia della scuola di Michelangelo Buonarroti. Adesso, per il Deim (dipartimento economia, ingegneria, società e impresa) dell'Università degli Studi della Tuscia, specializzato in tecniche avanzate e innovative per lo studio non-invasivo dei beni culturali, sono in arrivo due nuove e prestigiose convenzioni.

La prima, con la Fondazione Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale di Torino. La seconda, con il Centro interdipartimentale di studi e ricerche per la conservazione del patrimonio culturale (CisRic) dell'Università di Pavia. L'attività di ricerca sulle opere su cui sono impegnate le due strutture vedrà protagonisti, per Unitus, Giuseppe Calabrò, presidente del corso di laurea in Ingegneria industriale e direttore del centro di ricerche Cintes, e Claudia Pelosi, ricercatrice del laboratorio di diagnostica per la conservazione e il restauro.

«La collaborazione con la Fondazione Venaria Reale - spiega Calabrò - vedrà l'applicazione della tecnica Hmi (Hypercolorimetric multispectral imaging) su importanti dipinti in corso di restauro presso i laboratori torinesi. E' una tecnica non invasiva che permette di indagare nel dettaglio sia la pellicola pittorica che il supporto ligneo». Nello specifico, le immagini calibrate hanno un'elevata precisione radiometrica e colorimetrica permettendo di ottenere molte informazioni sull'oggetto esaminato non visibili ad occhio nudo.

«Invece la collaborazione con il Centro di Pavia - dice Pelosi - si concretizzerà con lo studio, sempre tramite tecnica Hmi, dei violini e di altri strumenti musicali di straordinario valore, molti dei quali realizzati dai liutai Stradivari e Guarneri del Gesù, conservati al Museo del violino di Cremona»
 
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