Museo Macchina di S.Rosa, addio portici: «Si fa a Valle Faul». No di Sodalizio e opposizione

Museo Macchina di S.Rosa, addio portici: «Si fa a Valle Faul». No di Sodalizio e opposizione
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 6 Marzo 2021, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 14:51

Il “semo tutti de ’n sentimento” è durato il tempo di un “sotto col ciuffo e fermi”. Il plauso dell’opposizione sulla destinazione dell’imposta di soggiorno è naufragato proprio sul museo multimediale della Macchina di Santa Rosa: l’accollata è arrivata ieri mattina in seconda e quarta commissione congiunte, quando l’assessore Marco De Carolis ha annunciato lo spostamento da sotto i portici di palazzo dei Priori – dove era stato deliberato dal consiglio comunale – all’ex mattatoio di Valle Faul.

Una mossa non gradita né dalla minoranza, né dal Sodalizio dei Facchini.

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La delibera prevede, tra le altre voci, due sul tema: 10 mila euro di mutui sul museo multimediale della Macchina di Santa Rosa e 20 mila per la progettazione dello stesso. Ieri, a inizio seduta, De Carolis se ne è uscito così: «Il consiglio – ha detto – lo ha pensato sotto i portici. Il punto è molto importante, di passaggio, ma su questo indirizzo dato nell’ultimo bilancio, sono sorti dei dubbi da un tavolo fatto nelle settimane scorse con la Sovrintendenza e l’Università». Qui sarebbero emerse «perplessità per una serie di motivi: spazi, dislocazione e coerenza sul racconto del palazzo, indirizzato sul museo di Sebastiano del Piombo». Dal tavolo sono uscite altre ipotesi: al posto di Santa Rosa, «una serie di opere ora esposte al museo civico, come i falsi di Annio da Viterbo, e la carta del conclave».

E Santa Rosa? «Grazie alla disponibilità della Fondazione Carivit, che ha già reso disponibili gli spazi a Valle Faul – ha proseguito l’assessore – andrà all’ex mattatoio».

Subito il no del capogruppo del Pd Alvaro Ricci. «L’approccio era positivo – ha replicato - ma ora rimango stupito del repentino dietrofront su quanto deciso dal consiglio comunale. Non è atteggiamento rispettoso della minoranza e dell’intera aula, quello che abbiamo deliberato non vale più. Avrete un accordo, ci dovrete spiegare. Leggeremo i verbali degli incontri con la Soprintendenza e ci rivedremo in consiglio».

Pur con tutta la prudenza del caso, neanche il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini preferisce la nuova opzione: «Del museo multimediale ufficialmente non so nulla. Sarebbe stato meglio farlo sotto i portici, sul percorso, questo è fuori discussione. A Valle Faul – commenta - mi sembra un po’ fuorimano. Se poi vorranno renderci partecipi, ci piacerebbe essere informati, premesso che la Macchina è del Comune e nessuno vuole fare polemica».

La fa invece il capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli. «Sarà battaglia, ci opporremo con tutti i mezzi. Quanto detto da De Carolis è sconsiderato e non trova alcun appiglio in nessun atto amministrativo. Anzi, abbiamo approvato l’esatto contrario. E’ un impegno preso senza atti, un accordo contrario agli indirizzi del consiglio. Il museo deve stare sul percorso della Macchina». Al massimo si può valutare un’altra ipotesi. «Se proprio serve un piano B – conclude - possiamo valutare la ex Corte d’Assise, sempre del Comune e sul percorso. E’ inconcepibile farsi carico di un immobile della Fondazione Carivit, quando non si valorizzano neanche i propri».

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