Sebastiano del Piombo sotto i portici a primavera: «Ci saranno anche mostre su Michelangelo»

Sebastiano del Piombo sotto i portici a primavera: «Ci saranno anche mostre su Michelangelo»
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 4 Marzo 2021, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 17:37

A primavera tutti sotto i portici. Apre i battenti l’allestimento permanente delle opere di Sebastiano del Piombo: i lavori sono quasi ultimati, sta quindi per diventare realtà l’esposizione della Pietà e della Flagellazione di Cristo nella nuova sede. Ma questo dovrebbe essere solo l’inizio, secondo l’assessore Marco De Carolis: «Intanto partiamo, poi ci saranno anche mostre a tempo e a tema».

Museo civico di piazza Crispi addio: si inizia a pensare al trasferimento delle due opere più rappresentative dell’artista. Dopo anni in cui se ne parla, si è infatti agli ultimi ritocchi. Il progetto esecutivo dei lavori di “Riqualificazione dei locali al piano terra del palazzo dei Priori in Piazza del Plebiscito ed allestimento permanente dell’esposizione delle tavole di Sebastiano del Piombo – I° stralcio” era stato approvato nell’agosto del 2017. L’importo: 600 mila euro. Questa parte è stata conclusa, se ne è occupata un’impresa romana, la Mc Restauri.

Un anno fa erano stati inoltre impegnati 52 mila euro per l’allestimento della mostra e lo scorso mese è stato aggiunto un altro tassello, con l’affidamento della fornitura e posa in opera di pannelli per la copertura degli impianti di condizionamento e dei tendaggi oscuranti per porte e finestre, per altri 15 mila euro. A che punto è la situazione? «Siamo quasi al completamento del book shop, la parte finale.

Una volta finito – dice De Carolis - si procederà con lo spostamento delle tavole dal museo civico, con tutti gli atti dovuti, compresa la Soprintendenza, senza la quale non possiamo fare niente. A quel punto verranno installate nelle nuove teche, che sono già montate, vanno solo portate sul posto».

Dopodiché, «andrà messa in funzione la biglietteria. Penso che in primavera riusciremo a finire. Intanto si stanno montando gli allestimenti: illuminazione, sedie, divani. Vanno anche ripensate le altre sale – continua - in modo che siano funzionali alle due opere di Sebastiano del Piombo. Ci sarà un racconto delle tavole, non multimediale però: stiamo ragionando sulla formula migliore, forse useremo degli schermi».

Mentre dall’altra parte dei portici si attende il museo multimediale della Macchina di Santa Rosa, che completerà il quadro, qui non ci saranno solo la Pietà e la Flagellazione di Cristo. «Altri spazi verranno utilizzati per fare delle mostre a tempo. Per esempio sul discorso di Michelangelo, perché c’è il collegamento con il disegno ritrovato dietro alla Pietà: abbiamo già preso contatti con Casa Buonarroti e speriamo di farlo anche con il museo dell’Albertina in Austria. Ci sarà dunque anche un’altra offerta culturale». E poi? «Vedremo: una volta partiti – conclude De Carolis - continueremo a immaginare iniziative».

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