Litiga con lo zio durante festa di compleanno e spara colpi in aria

Carabinieri
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Giovedì 4 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 18:39
Scene da far west al centro storico della cittadina falisca. Durante una festa di compleanno un 30enne ecuadoregno ha estratto una pistola e iniziato a sparare in aria. L’episodio è arrivato al culmine di una lite tra il “pistolero” e lo zio, scoppiata durante la festa. Sarebbe stato ripetutamente premuto il grilletto di una pistola, fortunatamente non in grado di sparare. Altrimenti la festa si sarebbe trasformata in una tragedia. 
I carabinieri della locale stazione, unitamente ai militari dell’aliquota radiomobile del comando compagnia, hanno denunciato a piede libero per detenzione di arma in assenza di licenza, nonché percosse e minaccia, un ecuadoregno di 30 anni. In base a quanto ricostruito dai carabinieri, nel corso di una festa di compleanno, che ha avuto luogo all’interno di un locale pubblico del centro storico di Civita Castellana, l’ecuadoregno avrebbe avuto un acceso diverbio con suo zio per futili motivi. Tra musica e risata i due avrebbero iniziato a litigare, prima a voce sempre più alta, poi sarebbero arrivati alle mani.
Dopo essere stati separati da parenti ed amici presenti all’evento, l’uomo sarebbe uscito dal locale e avrebbe prelevato dalla propria autovettura una pistola. Con l’arma in mano avrebbe iniziato a spare colpi al cielo. Una scena che ha gettato tutti i partecipanti alla festa nel terrore. «Premeva il grilletto ripetutamente - ha raccontato un testimone ai carabinieri - eravamo tutti sconvolti». L’uomo in realtà premeva il grilletto ma di fatto senza esplodere colpi poiché la pistola era verosimilmente scarica o giocattolo. Sull’arma saranno fatti accertamenti tecnici da parte dei carabinieri della compagnia di Civita Castellana. 
Durante la scena tutti gli invitati al compleanno improvvisamente avrebbero iniziato a gridare e a scappare per paura che all’improvviso qualche proiettile arrivasse fino a loro. A far tornare la calma ci hanno pensato alcuni parenti, che sono riusciti a bloccare il trentenne e a chiamare i soccorsi. Non solo, alcuni invitati per agevolare il lavoro dell’Arma hanno poi consegnato ai militari intervenuti un caricatore in metallo, che si è rivelato poi appartenere alla pistola che, però, era solo a salve.
Riportata la calma, l’uomo è stato formalmente identificato e perquisito. Durante la perquisizione domiciliare è stato
trovato in possesso, tra le altre cose, di alcune placche metalliche del ministero della Difesa, sottoposte a sequestro, di cui l’uomo non ha saputo giustificare il possesso. 
La denuncia a suo carico è di possesso ingiustificato di arma, percosse e minaccia ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se i partecipanti al compleanno o lo zio con cui ha avuto il diverbio dovrebbero decidere di denunciarlo. La pistola, il caricatore e le placche del ministero della Difesa sono state poste sotto sequestro e su tutti gli elementi saranno fatti degli accertamenti da parte degli investigatori. 
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