Per chi l’ha promossa, sarà volano per il turismo, potendo attrarre gli amanti delle due ruote. Per chi la osteggia, uno scempio che non ha nulla a che fare col rispetto dell’ambiente. Da giorni intorno al lago di Bolsena la polemica è infuocata: siamo nel territorio del comune di Gradoli; qui, dove c’era la strada in terra battuta ora si sta stendendo una lingua di asfalto.
Il progetto di cui si parla da anni - e che interesserà anche altri paesi limitrofi - ha però radici recenti: affonda le basi nella manifestazione d’interesse presentata dal Comune nel 2019, in risposta a una procedura aperta dalla Regione Lazio. La realizzazione della pista ciclabile interlacuale del lago di Bolsena, per il tratto che ricade sotto Gradoli, si è aggiudicata un finanziamento di 1.180.000 euro, a intero carico dell’ente. Insomma, per il Comune nessuna spesa. Ma tante critiche, quelle sì.
A schierarsi contro è , tra gli altri, l’associazione “Bolsena lago d’Europa”. “Raramente abbiamo ricevuto tante segnalazioni, chiamate, richieste di ‘fare qualcosa!’ da persone che esprimono indignazione, sgomento, tristezza di fronte a quello che viene vista come un’aggressione al paesaggio del lago. Il motivo è l’avvio del progetto, annunciato con ordinanza del 4 luglio”. In quella data il vicesindaco Carlo Benedettucci ha ufficializzato l’avvio dei lavori predisponendo i necessari divieti di sosta e il transito a senso alternato nel tratto interessato, dal confine con Grotte di Castro sino all’incrocio con la provinciale 114 (località La Cetosa).
Continuano dall’associazione: “Molte sono le domande.
Le critiche si riversano anche sui social: “È veramente uno scempio! Con tutte le strade piene di buche e veramente pericolose, asfaltiamo una strada vicino al lago, in mezzo al verde dove non passa nessuno che serve soltanto a deturpare il paesaggio”, accusa un utente di Facebook. Ma ci sono anche voci favorevoli: “Sarà per metà una pista ciclabile/pedoni e per metà strada a senso unico con asfalto ecologico che tra un poco si sbiancherà. A mio parere nessun deturpamento, anche perché sulla strada ci passano le macchine, cicli, persone e non la fauna”.
Per non parlare di quanti la difendono perché “così non si alzerà più la polvere bianca mentre siamo in spiaggia”.