Il grande ex Cozzella gioca Viterbese-Ternana: «Che emozione le mie sfide, il Rocchi spingerà i gialloblù»

Il grande ex Cozzella gioca Viterbese-Ternana. "Che emozione le mie sfide: il Rocchi spingerà i gialloblù".
di Marco Gobattoni
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 11:51

Ha indossato la maglia della Viterbese per due sole ma indimenticabili stagioni, eppure nell’immaginario collettivo dei tifosi è rimasto uno dei calciatori più amati. Vittorio Cozzella, nato a Napoli il 10 ottobre del 1961, ha scritto una pagina importante della storia della Viterbese: per lui, nell’anno del signore 1994/95, 14 reti messe a segnò in gialloblù e soprattutto la vittoria  del campionato di serie D, che consentì alla Viterbese del presidente Angelo Deodati di volare in serie C2.
Quell’anno, tra gli avversari più agguerriti della Viterbese, ci fu quella Ternana che domani tornerà a giocare al Rocchi una gara ufficiale. Si tratterà di un vitale match di Coppa Italia, ma il fascino e i ricordi di una gara particolarmente sentita riecheggiano dal giorno del sorteggio in tutta la città.
Per Cozzella, che l’anno prima di arrivare a Viterbo con la maglia della Ternana allenata da Claudio Tobia non era riuscito a salire in C, raccontare quegli anni è come riaprire il libro dei ricordi e rivivere emozioni lontane nel tempo ma ben presenti nei ricordi con l’ex centravanti gialloblù che oggi si è seduto dietro ad una scrivania e fa il direttore sportivo.
“Quelli con la maglia della Viterbese furono due anni magici – racconta Cozzella – nel 95’ vincemmo il campionato e riportammo dopo anni la Viterbese in serie C. Ricordo che contro la Ternana segnai sia all’andata che al ritorno e ho ancora negli occhi lo stadio Rocchi nel giorno della sfida di ritorno contro i rossoverdi: c’era gente attaccata ai pali della luce pur di non perdersela”. Sfida che si rivelò decisiva: quella Viterbese, guidata in panchina da Carmelo Bagnato, pareggiò 1-1 contro la Ternana e sette giorni dopo, sotto un diluvio biblico, vinse 2-1 a Perugia contro la Pontevecchio ritrovando il calcio professionistico dopo diciotto anni. “Eravamo un gruppo di amici e ancora oggi mi sento con Gustavo Ghezzi – rivela Cozzella – la Ternana era considerata la grande favorita del campionato, ma in noi si accese qualcosa di speciale e non mollammo mai un centimetro. L’anno successivo, con il compianto Guido Attardi in panchina, sfiorammo la doppia promozione in serie C1: ci condannò un gran gol di Ruffini a sette minuti dalla fine nella semifinale playoff contro il Giulianova”.
Per stasera Cozzella spera in una bella partita: non può schierarsi; la Viterbese è stata la sua ultima squadra da calciatore ma a Terni vive da trent’anni e lì sono nati i due suoi figli.
“La Viterbese non la conosco, ma il presidente Camilli è un ambizioso ed ha allestito una grande squadra. La Ternana ha tutto per risalire in fretta in serie B nonostante i tantissimi problemi di questi mesi: per me è una gara speciale e spero che il pubblico del Rocchi si emozioni come fece con noi”.

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