Il distretto della ceramica vede nero per la guerra

Il distretto della ceramica vede nero per la guerra
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Sabato 26 Febbraio 2022, 21:08

La crisi tra Russia e Ucraina rischia di avere conseguenze anche sulle esportazioni del distretto della ceramica di Civita Castellana. I dati della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo dicono che, nel 2020, l'export del distretto viterbese verso la Russia è stato pari a 2,1 milioni di euro, tredicesimo mercato di sbocco del distretto. Nei primi 9 mesi del 2021 le esportazioni verso la Russia sono cresciute del 10,7%, attestandosi su valori pari a 1,7 milioni di euro.E' un mercato quindi in espansione.

«In realtà spiega Stefania Palamides, presidente Sezione Ceramica di Unindustria e general manager della Ceramica Tecla la Russia non rappresenta uno dei principali mercati di sbocco del Distretto, ma è sicuramente è un mercato al quale guardiamo con interesse. C'è ovviamente molta preoccupazione per le conseguenze che la crisi può portare con sé, sia da un punto di vista umanitario che da un punto di vista energetico, con le inevitabili ripercussioni legate all'aumento del gas che si andrebbero ad aggiungere a situazione già molto critica».

La ceramica Simas è una di quelle che ha investito in Russia che dopo l'apertura nel 2019 di uno shop permanente all'interno di Aquarius, noto showroom a San Pietroburgo, ha rinforzato la sua presenza sul mercato russo con un ampio spazio anche a Mosca, città cosmopolita dai mille volti. «La preoccupazione c'è - dice Marco Rossi export manager dell'azienda di via Falerina - è un mercato che noi teniamo in considerazione.

Abbiamo parlato con i nostri rappresentanti e ci tengono aggiornati; non sono tranquilli. Il cambio con il rublo è già salito e questo è un pessimo segnale. Le ricadute negative ci saranno purtroppo».

La Cielo ha rapporti commerciali anche con l'Ucraina. «Sono in contatto con chi ci rappresenta dice l'amministratore delegato Alessio Coramusi - molti ragazzi che lavorano per noi sono stati richiamati alle armi e sono preoccupati del futuro. C'è anche un aspetto umanitario da tenere in considerazione. Le ripercussioni ci saranno di sicuro».La Scarabeo ha prenotato uno spazio alla Fiera Rosbuild dal 9 al 12 marzo a Mosca, appuntamento riservato alle costruzioni e edilizia.

«Stiamo valutando di rinunciare dice l'amministratore Giampaolo Calisti - anche se il mercato russo è in espansione e di grande interesse».

La ceramica Flaminia è presente su entrambi i mercati: «La situazione è preoccupante dice il direttore export Francesco Bravini sia per noi sia per i nostri clienti. Siamo impegnati sul mercato russo e ucraino ma in questo momento non c'è serenità»

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