Fossi inquinati nell'agro falisco, il Biodistretto: «Ma le istituzioni dove sono?»

Fossi inquinati nell'agro falisco, il Biodistretto: «Ma le istituzioni dove sono?»
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Giovedì 28 Aprile 2022, 10:36

Costituire un comitato di salute pubblica per l'emergenza acqua. La proposta arriva dal Biodistretto della Via Amerina e delle forre, dopo che sono stati segnalati sversamenti di liquidi non identificati nei fossi dell'Agro falisco.

«Le ultimi immagini dell'inquinamento del Rio Purgatorio, e prima del Rio Maggiore- dice il presidente Famiano Crucianelli - sono solo la punta di un grande problema, una vera emergenza che dovrebbe essere al centro degli interessi politici, istituzionali e di tutte quelle autorità che hanno compiti di controllo. L'acqua è il bene dei beni, la sua qualità e la sua quantità è la questione fondamentale che avremo dinnanzi nel prossimo futuro». Per il Biodistretto della bassa Tuscia è inaccettabile «che vi siano ancora soggetti che, in nome dei propri interessi particolari, continuano a smaltire impunemente i loro rifiuti nei ruscelli. Ed è intollerabile che vi sia uno scriteriato uso del bene comune acqua per irrigare noccioleti che stanno dove non dovrebbero stare».

Per l'associazione le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: «Le acque inquinate - dice ancora Crucianelli - , le falde che si abbassano, i ruscelli che vanno in secca d'estate, le acque del lago di Vico senza ossigeno e i nostri paesi che vanno incontro all'emergenza idrica.

Sono anni che il Biodistretto della via Amerina sta sollevando questo cruciale problema, ed è incomprensibile il silenzio e la passività di tanti che pure hanno ruoli, responsabilità sociali ed economiche importanti. Tutte le nostre istituzioni (Comuni, Provincia e Regione) dovrebbero mettere in cima alle loro priorità la tutela della qualità e della quantità delle nostre acque».

Da qui la proposta a istituzioni, soggetti economici, organizzazioni della società civile, organismi di controllo per «darsi una sorta di comitato di salute pubblica che abbia il compito di educare e sensibilizzare i cittadini sul bene comune acqua». Ma anche di isolare e denunciare quanti abusano e inquinano le nostre acque, per sostenere quelle innovazioni tecnologiche e quelle misure antiche utili a tutelare questo bene essenziale».

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