Parafrasando Ligabue, se per Oriali la vita era da mediano, la sua è da ideatore. E continuando sul rocker di Correggio, per lui il meglio deve ancora venire. Raffaele Ascenzi, già papà di Ali di luce e ora di Gloria, secondo i rumors è uno dei partecipanti al concorso di idee per la prossima Macchina. Ma non lo può confermare. Però sposa l’idea del passaggio del testimone con la nuova, che sarà annunciata il 4 settembre.
«Questa fine è un nuovo inizio - dice - perché ogni fine prelude a ciò che verrà.
Per Gloria l’epilogo doveva esser lo scorso anno, invece quasi a sorpresa ecco l’ultimo regalo. «Durante il Trasporto 2022, descrivendo l’emozione per quello che doveva essere l’ultimo - spiega Ascenzi - dissi che mi dispiaceva solo che non ci c’era tempo per fare il passaggio di consegne. Magari da lì è arrivata la voce alla sindaca, che è molto attenta. E mi pare che sia un’ottima soluzione».
Nella sua famiglia, i figli sono cresciuti - alcuni anche nati - con il papà sempre ideatore. «Gloria l’ho fatta soprattutto per loro, per regalare alla famiglia che cresceva una Macchina del babbo. Che effetto gli fa? Hanno maturato questa convinzione, da piccoli non capivano. Sono entrati molto nella parte e si augurano di vedermi crescere con questa storia. Non so se ci sarà un futuro ma va bene così, perché sono passati nove anni, è stata una Macchina molto amata da me e da quello che sento anche dai viterbesi. È entrata nel cuore e farà storia».
Per Gloria sarà l’ultima, per Ascenzi? «Non è detto. Arrivare dopo questa Macchina sarà complicato per tutti. E anche per me: ho sempre sostenuto che avrei presentato un progetto - conclude l’ideatore - solo se fosse stato migliore di Gloria». Se questa è la premessa, la nuova idea sarà un passo avanti alla vecchia. Sicuro come il Trasporto il 3 settembre.