Arredo bagno, Civita Castellana conquista
il Sol Levante

alberto Serraglini ceramica azzurra
di Ugo Baldi
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Mercoledì 2 Agosto 2017, 22:45
Il Giappone ha spalancato finalmente le porte all’arredo bagno targato Civita Castellana. La Ceramica Azzurra, una delle maggiori aziende del distretto industriale è entrata nell’olimpo delle importazioni sul mercato nipponico: nei primi sei mesi del 2017, ha incrementato il fatturato di quasi l’88 per cento, grazie a nuovi modelli e una strategia commerciale, che ha messo in difficoltà la concorrenza sud americana e asiatica. Il bilancio è di 2300 pezzi venduti con un fatturato che si è attestato sui 420 mila euro. Numeri che hanno permesso all’impresa diretta da, Angelo e Lorenzo Rossini e Alberto Serraglini, di posizionarsi tra i maggiori fornitori del paese del Sol Levante. Le proiezioni nei prossimi messi parlano di un ulteriore incremento di vendite.
« E’ un mercato che si sta consolidando – fatto notare l’amministratore delegato Alberto Sarraglini- si tratta di una sfida di alta qualità contro aziende qualificate che stiamo vincendo. Questo ci ha spronato a fare ulteriori investimenti e ci porterà ad aumentare la forza lavoro».
Una specie di benedizione solenne all’azienda civitonica è arrivata anche dal noto architetto giapponese Kengo Kuma (considerato il Renzo Piano nipponico) a Torino nel corso di un convegno in cui erano presenti i dirigenti della Ceramica Azzurra.
« Abbiamo evidenziato – dice Lorenzo Rossini - i nostri progetti che vanno dall’innovazione, al design e alla sostenibilità nell’ambiente bagno che sono unici in termini di tecnologia, estetica e prodotti su misura e che si adattano alle esigenze dei nipponici».
L’aver spalancato le porte ad un mercato complicato come quello giapponese stato salutato con soddisfazione anche dalla Federlazio, che raggruppa molte aziende del distretto di Civita Castellana. «C’è grande soddisfazione per i risultati conseguiti da questa azienda che è una nostra associata, che sta recitando un ruolo da protagonista sul mercato nipponico» ha detto il direttore Giuseppe Crea.

 
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