Annunci erotici e case a luci rosse assolto l'imprenditore D'Ascanio, condannato il proprietario delle case

Annunci erotici e case a luci rosse assolto l'imprenditore D'Ascanio, condannato il proprietario delle case
di Silvana Cortignani
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Mercoledì 16 Settembre 2015, 06:07 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 16:57
Love's House: si è chiuso con quattro assoluzioni e una condanna il processo scaturito dalla maxi operazione del 29 gennaio 2007 sfociata nella chiusura di 43 "case dell'amore", in centro e periferia, dove si prostituivano un centinaio di squillo sudamericane, tra cui il famigerato "Palazzaccio" della Pila.

Otto anni dopo il clamoroso arresto, ieri Silvano D'Ascanio, titolare dell'agenzia pubblicitaria Studio Uno, è stato assolto dal collegio dall'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il pm Stefano D'Arma aveva chiesto 2 anni e 10 mesi. E' stato invece condannato a 2 anni e 2 mesi il proprietario di due appartamenti in via Faul e via Marescotti, affittati a caro prezzo alle squillo. Assolti una coppia di coniugi ignari che la propria casa fosse locata alle escort e il collaboratore di un'agenzia. Altri indagati, tra cui l'immobiliarista Daniele Califano e diverse prostitute, erano già usciti di scena patteggiando.



D'Ascanio era finito alla sbarra per le migliaia di annunci “piccanti” pubblicati tra il 2005 e il 2007 sul Corriere di Viterbo, in particolare nelle pagine dello sport, i cui lettori erano le prede più ambite delle inserzioniste. Una gallina dalle uova d'oro per l'imprenditore civitonico, che avrebbe fatto soldi a palate con entrate medie di mille euro al giorno (circa 360mila euro l'anno) pari al 40% del fatturato. «Per me era lavoro, non pensavo che mettere annunci di chi ha liberamente scelto di fare quel mestiere fosse un reato», si è difeso D'Ascanio. «Se D'Ascanio è colpevole, allora lo è anche il farmacista che vende profilattici alle prostitute», ha sottolineato il suo difensore Marco Ricci. Per la cronaca, qualche anno fa il tribunale di Viterbo aveva già prosciolto dalle stesse accuse un giovane imprenditore falisco, titolare del portale Viterbo Escort.