​Allevamento di cani lupo “selvatici”, sì alla perizia genetica

Cani lupo
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Giovedì 4 Maggio 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 14:44

Allevamento di cani lupo “selvatici”, sì alla perizia genetica. Ieri mattina la giudice Daniela Rispoli ha accolto l’istanza di rito abbreviato (che in caso di condanna consente lo sconto di un terzo della pena) condizionato alla perizia genetica sugli esemplari. Il processo è quello che ha preso il via dall’operazione “Cappuccetto rosso” della primavera del 2021, conclusa con il sequestro dei cani lupo di un allevamento di Valentano e la denuncia a piede libero del proprietario.

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L’indagine, de carabinieri forestali di Roma e del distaccamento di Civitavecchia coordinati dal pm Massimiliano Siddi, nasce da un’attività mirata a “liberare” cani lupo, le cui caratteristiche genetiche e fenotipiche sono riconducibili a lupi selvatici.

All’uomo, un 41enne difeso dall’avvocato Andrea Danti, furono sequestrati 19 cani lupo. In particolare il 41enne di Valentano è accusato di aver importato dall’Unione europea e detenuto nella propria abitazione 19 esemplari di cane lupo senza la prescritta documentazione, in quanto specie considerata pericolosa per la pubblica incolumità e per aver detenuto tali esemplari in condizioni incompatibili con la loro natura. Insieme all’imputato di Valentano fu indagato anche un 37enne calabrese ma residente a Milano che aveva comprato esemplari dall’allevatore.

Per lui il processo inizierà a ottobre prossimo. Mentre per l’allevatore potrebbe già finire il 7 giugno quando il genetista incaricato illustrerà la perizia sui cani sequestrati.

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