Nola, la scoperta del quartiere medievale
«Nola è un territorio di grande interesse in Campania, insieme a Cuma e Capua, che impegna un ampio arco temporale - spiega Mariano Nuzzo, soprintendente Belle arti per l'area metropolitana di Napoli -. Gli importanti rinvenimenti recenti, riconducibili al primo Medioevo, ne sono testimonianza. Le ricerche, attualmente in corso, vedono la Soprintendenza impegnata in prima linea nella tutela attiva e tempestiva di nuovi rinvenimenti archeologici e sepolture che vanno dal VI al VII secolo dopo Cristo». Il territorio era abitato, oltre che dai romani, anche da genti di origine germanica, giunti con le cosiddette «invasioni barbariche», e di provenienza greco-orientale, per la presenza del Ducato di Napoli connesso all'Impero Romano d'Oriente o bizantino. La scoperta, avvenuta nel corso di indagini preventive nell'area di realizzazione di un edificio, potrebbe aiutare a ricostruire la storia della città fondata nell'VIII secolo avanti Cristo. Nola attraversa tutti i secoli del mondo antico ricoprendo un ruolo di rilievo nella regione. Per raccontare i secoli più antichi della sua storia, l'archeologia può contare sulle centinaia di vasi di produzione locale o importati dalla Grecia, che fin dal '700 vengono alla luce dalle sue necropoli. I resti di un grande anfiteatro e di un teatro, le numerose residenze urbane ed extraurbane, alcuni mausolei funerari e le strade basolate sono il segno dello splendore dell'età romana.
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