Mandelli&Biggio: "I Soliti Idioti al cinema 10 anni dopo: è la rivincita del politicamente scorretto"

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Sette anni di silenzio, poi il ritorno. Complice Fiorello. Ora Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, i comici del non sense più puro e scorretto dello showbiz italiano (da Mtv al cinema), tornano in sala con Medusa per "I Soliti Idioti 3 - il ritorno". I personaggi iconici, dai De Ceglie con tanto di Ruggero uscito da un come lungo 10 anni, tornano ma non hanno bisogno di aggiornamento: il film - con mille cameo, a partire dalla voce di Sabrina Ferilli (una sorta di Alexa perfida e dedita al turpiloquio: divertentissima), fino alla Delogu e Guè Pequeno - è un incastro di gag.

"E' il nostro cinema, questo: eravamo social, prima che esistessero i social". E in effetti questo film è come un gigantesco scrolling da TikTok. "Non ci avevamo pensato, ma in fondo è così. Siamo sempre stati per una comicità veloce, sketch di pochi secondi. A parte qualche sit-com dei De Ceglie".

Biggio&Mandelli metà vita l'hanno passata insieme: "Quando eravamo a Mtv - dice Mandelli - mi piaceva così tanto la trasmissione di Biggio che ho chiesto di farne parte. Rifiutando di fare le dirette da Roma, pensavano fossi pazzo e invece..." Fabrizio ora parte all'alba con Fiorello. Mandelli vede e sorride ad un abbraccio del socio con Rosario e dice: "Una volta forse sarei stato geloso, invece adesso dico che Biggio se lo merita tutto il successo con Fiorello. E noi ci meritiamo di stare di nuovo insieme". Un film li mette d'accordo: "Non ci resta che piangere è il modello surreale a cui tendere", dice Biggio. Poi la citazione del Blues Brothers: "Belushi e Akroyd partivano dalla tv". 

Il mappamondo svela passioni e il lato B che nel loro caso, per paradosso, è quello serio. Mandelli sceglie il Giappone: "Amo i manga e ritengo quello proprio un altro pianeta: ci sono stato molte volte". Biggio, invece, sceglie il Mali: "Mia sorella adottò un bimbo lì: rimase in un orfanotrofio per sei mesi, durante il Covid, e io l'ho raggiunta. Non posso dimenticare lo sguardo di quei bambini quando gli insegnai a fare gli aeroplanini di carta. E lo stupore loro nel vederli volare".  

Insieme anche Sanremo: "Eliminati alla quarta sera: in perfetto stile Soliti Idioti. Era il 2015". Quest'anno Biggio vivrà fuori dall'Ariston nel glass di Fiorello. Mentre nelle sale dal 25 gennaio proiettano il loro film. Con trovate comiche al limite. "Un limite che però nessuno ci ha mai posto: e se un grande gruppo come Medusa ci ha chiesto di essere I Soliti Idioti, anche in questo 2024, forse questa follia collettiva del politicamente corretto forse volge al termine. Se ci pensi - dicono a chi scrive - forse oggi non ci saremmo potuti nemmeno chiamare così: vuoi che non ci sia una Associazione degli Idioti d'Italia che s'offende?"