Se invece volete risparmiare il più possibile è probabile (anche se non è una certezza) che il sistema vi piazzi nel posto centrale (ma se la durata del volo è meno di due ore e se comunque prevedete che l’aereo non sarà pieno, può valere la pena rischiare).
Alcuni esempi delle tariffe richieste per la scelta del posto. Ryanair all’inizio aveva introdotto il sistema dei sedili non numerati, poi quando si è uniformata alle major ha trovato il modo far lievitare la tariffa: dunque per scegliere un posto normale si paga 5,99 euro, ma si può arrivare anche a un sovrapprezzo di 15 se volete stendere le gambe in prima fila. Occhio, si intende a tratta, dunque quelle tariffe dovrete moltiplicarle per due per un’andata e ritorno. Easyjet parte da 6,11 euro per i posti meno comodi, per toccare quota 18,86 per i migliori. Vueling ha tre livelli: 3,99, 7,99 e 14,99 euro. Norwegian, sul corto raggio (collega Roma alla Scandinavia e a Londra) chiede minimo 9 euro per la scelta del posto (33 per gli intercontinentali).
Ma attenzione sarebbe sbagliato pensare che la strategia della scelta del posto a pagamento sia una esclusiva delle compagnie low cost: una delle europee con la migliore reputazione, Finnair, chiede 12 euro a tratta, significa che per un’andata e ritorno a Pechino, tenendo conto dello scalo a Helsinki, scegliere dove sedervi costerà 48 euro. Lufthansa chiede dai 10 ai 25 euro. Air France e Alitalia ancora consentono di scegliere il posto gratuitamente, lo stesso vale per le compagnie dell’area del Golfo, come Qatar, Emirates ed Etihad.
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