Nel pieno della tempesta mediatica (e politica) sollevata da Zerocalcare per aver disertato Lucca Comics – la grande fiera dedicata al mondo dei fumetti – con la motivazione che aveva il patrocinio dell'Ambasciata di Israele, la Civiltà Cattolica, la rivista che rispecchia gli orientamenti della Segreteria di Stato, dedica un grande elogio al cammino professionale del vignettista romano, divenuto famoso per le dissacranti strisce che parlano della periferia romana, degli emarginati, dei migranti.
A motivare la decisione di Zerocalcare di cancellare ogni sua partecipazione dalla fiera (lasciando però i suoi libri in vendita negli stand) sono le bombe su Gaza.
Fra Hamas e soldati israeliani a Gaza è già guerra aperta sul terreno
Naturalmente il quindicinale della Compagnia di Gesù, sull'ultimo numero, non entra nella questione della guerra israelo-palestinese e nemmeno nella scelta di Zerocalcare di non presentarsi a Lucca Comics, anche perchè l'articolo è stato fatto prima di questo incidente. Tuttavia è assai significativo l'apprezzamento dei gesuiti che si complimentano con l'artista per il suo approccio umano alle cose quotidiane. Seppur caustico e con la battuta dissacrante Zerocalcare e gli altri personaggi delle strisce, non smettono mai di coltivare una visione caritatevole del mondo. «L’alternativa è il rischio di un individualismo esasperato che fa sopravvivere pochi e affondare nella tempesta dell’esistenza coloro che sono più fragili e deboli, come mostra l’ultima drammatica immagine animata di Cesare che conclude la serie Tv. A cominciare dal titolo scelto per l'ultimo lavoro: Questo mondo non mi renderà cattivo».
Blinken in Israele: servono pause umanitarie per il bene degli ostaggi
Scrive ancora Civiltà Cattolica: «In questo atteggiamento sembrano riecheggiare le parole di papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti, quando afferma che la solidarietà si esprime concreta-mente nel servizio, che può assumere forme molto diverse nel modo di farsi carico degli altri. Il servizio è, in gran parte, avere cura della fragilità. Servire significa avere cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo».