Il cardinale Bassetti analizza la complessità di questa stagione politica sperando che possa farsi strada una politica che opera in unità di mente e di cuore senza cadere in faziosità. «Al riguardo, a cent’anni dalla morte, l’esempio del beato Giuseppe Toniolo ha ancora molte cose da dirci - ha spiegato Basetti - in una situazione in cui i cattolici erano politicamente irrilevanti e comunque impediti, egli seppe riunirli attorno a un impegno per il lavoro, la giustizia e la pace sociale; con il suo servizio culturale divenne promotore di legislazioni e di opere sociali a favore delle classi più disagiate».
I vescovi italiani fino a giovedì sono riuniti in Vaticano per parlare dell'approvazione del nuovo messale romano che contiene la nuova versione del Padre Nostro e la traduzione del «non ci indurre in tentazione» (et ne nos inducas in tentationem) che è stato modificato. Anche se la supplica è fedelissima all’originale greco, da sempre creava problemi perché, secondo il nostro linguaggio, sembra voler attribuire a Dio l’istigazione al male.
Infine nella riunione odierna il presidente della Cei ha difeso l'immagine della Chiesa dai continui attacchi mediatici (quasi «caricaturali»): «quasi che noi vescovi fossimo preoccupati essenzialmente di difendere posizioni di privilegio e di tornaconto economico».
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