Violenza di genere, a Terni imbrattata la panchina rossa

Violenza di genere, a Terni imbrattata la panchina rossa
di Sergio Capotosti
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 09:08

Vandali di nuovo in azione al Parco La Mola di Terni in via Rossini. Questa volta il raid vandalico si è abbattuto anche sulla panchina rossa realizzata dai volontari dell’associazione Parco La Mola. Un simbolo contro la violenza di genere che è stato deturpato da scarabocchi neri, con l’intendo di coprire la scritta. “Una donna non dovrebbe mai difendersi da chi dice di amarla”, questa la scritta realizzata da Cristina Deangelis che fino ieri spiccava in evidenza prima del gesto vandalico. Non solo parte della scritta ora è coperta dal nero, ma anche il numero 1522, da chiamare in caso di emergenza, è stato imbrattato. «Abbiamo voluto esprimere così la nostra vicinanza alle donne vittime di violenza. Un gesto che speriamo possa servire per sensibilizzare le persone sul tema della violenza di genere», con queste parole il vicepresidente dell’associazione, Igor Moresi, aveva presentato l’opera. Ma evidentemente qualcuno non deve aver recepito il messaggio. 
Una distesa verde, 33mila metri quadrati, tra palazzoni di cemento, un angolo di pace che i residenti curano grazie anche al patto di collaborazione firmato con il Comune nel 2017. Questo è il parco La Mola. Un angolo di pace che purtroppo di tanto in tanto viene preso di mira dai vandali.

E il conto dei danni fatto ieri non si è limitato solo alla panchina rossa, ma si è allargato a tutto il parco. Totalmente devastato anche il gazebo di legno che recentemente i volontari aveva dato in gestione ad un’associazione per svolgere attività ludico ricreative nel parco. Un atto vandalico firmato con la scritta “Mola Bronx”, riferimento vintage al quartiere newyorkese. Come si vede in un video inviato alla redazione, le parti esterne del gazebo sono state divelte e gettate in terra. Facile immaginare che sia la stessa mano che ha imbrattato la panchina. «Come associazione - commenta Moresi - ci siamo impegnati per migliorare il decoro e fermare gli atti di vandalismo, ma se il Comune non ci aiuta, da soli non ce la facciamo». Parole dettate dallo sconforto dell’ennesima conta dei danni dopo tanto impegno messo in campo negli ultimi mesi per risistemare il parco. Un fatto destinato a diventare anche un caso politico. «Nell’attesa che vengano installati i dispositivi di sorveglianza le nostre aree verdi cittadine sono continuamente preda dei vandali e anche di peggio», attacca il consigliera del M5s, Federico Pasculli.

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