Terni. Villa Santo Spirito, si sblocca la vendita Un affare da più di un milione di euro

Terni. Villa Santo Spirito, si sblocca la vendita Un affare da più di un milione di euro
di Corso Viola di Campalto
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Giovedì 11 Aprile 2024, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 08:27

LA VICENDA

La Diocesi di Terni ha ceduto villa Santo Spirito per un milione e 150 mila euro ad un privato poche ore prima che la storica struttura venisse di nuovo depredata dai ladri, che hanno letteralmente a sradicato l'antico cancello largo quattro metri che tentava di proteggere l'immobile di Collerolletta, da anni nell'abbandono più totale.
Un affare chiuso in pochi giorni dopo che è sfumato definitivamente l'affare con una gruppo immobiliare di Roma che aveva offerto ormai tre anni fa un milione e novecentomila euro per farne una residenza protetta per anziani a quattro stelle.
La casa per ferie di Collerolletta, chiusa nel 2018, disponeva di trenta camere, tutte con servizi privati. E metteva a disposizione ampi spazi per riunioni e meeting e una cappella per la meditazione e gli incontri di preghiera. Era gestita dall'associazione accoglienza diocesana, sciolta nel 2015 e poi è diventata uno dei beni del patrimonio diocesano messi in vendita per recuperare i tanti debiti accumulati dalla diocesi.
Debiti che, per far fronte all'emergenza, furono a suo tempo colmati col prestito dello Ior. Nel settembre del 2017 per renderla più appetibile c'è stato il via libera all'osservazione al Piano regolatore generale da parte del Consiglio comunale che ha votato il cambio di destinazione d'uso da ricettivo a socio sanitario e la suddivisione in due comparti dello storico edificio che può diventare così una residenza per anziani.
La vendita al gruppo romani però ha incontrato diversi ostacoli amministrativi, ricorsi al Tar e al consiglio di Stato, tanto che le due parti non si sono messe più d'accordo. Nel frattempo la villa è diventata riparo per balordi e senzatetto, tossicodipendenti e ladri che l'anno depredata di ogni cosa: dalle tubature in rame alle suppellettili, dai tavoli alle porte interne ed esterne.
È stato lo stesso Piemontese, quando è arrivato a Terni nel giugno 2014, dopo un anno di commissariamento da parte di monsignor Ernesto Vecchi, a rendere chiara la situazione ed annunciare la vendita di parte del patrimonio immobiliare: «Dallo Ior sono arrivati 12 milioni ad interessi zero per coprire la situazione debitoria - disse 4 anni fa - da restituire però in dieci anni, per altro la Diocesi ha un suo patrimonio e bisogna capire come utilizzarlo anche per questo». Villa Spirito è stata la prima della lista ad essere ceduta. La lista degli immobili è lunga. Tra questi c'è il complesso dell'ex convento dei cappuccini di Lugnano in Teverina, ristrutturato per il giubileo e che sarebbe pronto ad essere venduto. Poi c'è il podere Angeletti di Amelia.
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