Gara del verde si cambia
ma è allarme spollonature

Uno dei tanti alberi sommersi dalle spollonature
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Lunedì 17 Giugno 2019, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 12:26
Prima l'inchiesta Spada, poi la gara annullata e adesso altro colpo di scena. Tagliare l'erba a Terni resta un'operazione complicatissima. A tal punto che per l'ennesima volta, anche la "Giunta del cambiamento", scivola sulla classica buccia di banana. Con buona pace di chi da mesi attende che l'erba venga tagliata. Il grosso viene svolto dall'Agenzia forestale della Regione (ex comunità montane) che si muove con la classica agilità del pachiderma burocratico, e costa il doppio rispetto al passato. Per accelerare le operazione il Comune aveva pensato di mettere in campo altre forze. Ed ecco come si arriva alla terza gara pastrocchiata nel giro di tre anni. Perché, eccolo il colpo di scena, a venti giorni dall'aggiudicazione provvisoria il Comune si è accorto che le cose non quadrano. Non tanto per il maxi ribasso, 43 %, offerto dalla Asso multiservizi per tagliare l'erba nei punti lasciati scoperti dall'Agfor, ma per la maledizione della composizione orizzontale o verticale dell'Ati, che questa volta ha colpito Asso. Lo stesso errore che è costato l'annullamento della gara per la Cascata. Così Palazzo Spada è stato costretto a rivedere l'assegnazione, affidando i lavori al raggruppamento che era arrivato secondo (Sopra il Muro e Gea con il 26% di ribasso). Nella speranza che almeno questa volta tutto fili liscio e l'erba venga finalmente tagliata. In particolare le spollonature, che in alcuni casi sono diventate più alte degli alberi. E non è solo una questione estetica, il rischio è che le piante possano perdere la loro vitalità se le spollonature prendono il sopravvento, come sta capitando ormai in parecchi punti della città. 
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