Addio ai pini di via Alfonsine
il Comune adotta la cura
della vecchia Giunta

Addio ai pini di via Alfonsine
di Sergio Capotosti
2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Luglio 2018, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 13:41
Fare il sottopasso di via Alfonsine costerà un milione di euro, e almeno quattro mesi di lavori, ammesso che tutto fili per il verso giusto. Il conto più salato, però, lo pagheranno i ternani che dovranno dire addio ai pini marittimi. Il Comune ha fatto sapere che ne saranno tagliati sei, ma le croci rosse che si contano sulle cortecce degli alberi sembrano essere di più. Palazzo Spada si è affrettato a dire che i pini tagliati saranno sostituiti da alberature, latifoglie, molto più adatte a ridurre l’inquinamento atmosferico.

Sia chiaro, la sostituzione non è una concessione che fa il Comune, ma una norma che va rispettata. Leggi e numeri a parte, il punto è un altro. La passata amministrazione è stata duramente criticata perché nel giro di pochi anni ha abbattuto centinaia di piante, a torto o a ragione è stato uno degli scontri più duri, finito addirittura in Procura, tra Comune e associazioni ambientaliste. Nonostante il ribaltone politico, a Palazzo Spada la motosega non passa mai di moda. L’assessore all’ambiente, Benedetta Salvati, ha spiegato che i pini saranno tagliati perché le radici sollevano l’asfalto. Effettivamente qualche gobba lungo via Alfonsine si vede, ma è nulla in confronto alle montagne russe che automobilisti, ciclisti e centauri sono costretti a fare in numerose altre vie della città, come via Di Vittorio tanto per citare l’esempio più vicino a via Alfonsine, dove l'asfalto, per giunta, è stato rifatto di recente.

Garantire la sicurezza è salvare gli alberi è una cosa si può fare, volendo. L’esempio virtuoso è quello fatto nel 2009 in viale VIII Marzo, sempre a Terni, dove i pini sono stati salvati e la strada è stata spianata come un tavolo da biliardo. E’ di poche settimane fa invece il salvataggio del pino in Largo Villa Glori, con tanto di mega fioriera realizzata per contenere le radici. Ecco perché via Alfonsine diventa un caso. Se è pur vero che l’attuale amministrazione si è trovata a subire gli effetti di progetto approvato dalla passata Giunta, è altrettanto vero che il Comune poteva da subito dare un segno tangibile di discontinuità, salvando i pini. Occasione persa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA