Multe e Tari non pagata
ecco i nomi dei consiglieri
Giallo sugli assessori

Pla lazzo Spada
di Sergio Capotosti
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Mercoledì 1 Agosto 2018, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 22:12
TERNI L'istruttoria è terminata. Nove i nomi dei consiglieri comunali emersi. Otto sono di maggioranza, uno solo di opposizione: si tratta di Luca Simonetti del M5s, l'unico che fino ad ora è uscito allo scoperto per spiegare la sua posizione debitoria con il Comune per 77 euro di retta per la refezione scolastica non versata. 

Quella che sembrava una leggenda urbana è realtà. Michele Rossi, della lista civica Terni Civica, è finito sotto la lente delle incompatibilità per morosità verso il Comune per quasi 10mila euro di tassa sui rifiuti non pagata dal 2000 ad oggi. Anche Maurizio Cecconelli, di Fratelli d'Italia, non ha un gran rapporto con le bollette della Tari: dal 2001 al 2005 non tornano i conti per 2.200 euro, mentre di recente Asm ha segnalato con una nota una cifra di 4.200 euro a suo carico. Tari, questa sconosciuta anche per Raffaello Fedrighi, capogruppo di Forza Italia. Dal 2000 al 2005 gli uffici comunali hanno segnato in rosso il nome di Fedrighi con accanto la cifra di 2.700 euro. A carico di Fedrighi anche una sanzione amministrativa per aver violato il regolamento sulla pubblicità per 927 euro. Sanzione amministrativa, ex articolo 18, anche per il presidente del Consiglio comunale, Francesco Maria Ferranti, anche lui di Forza Italia, per 200 euro.
Si passa al capitolo delle multe non pagate. La cifra più alta è quella a carico del consigliere regionale della Lega, Emanuele Fiorini, 3 verbali per 528 euro. Due i verbali a carico di Giulia Silvani, anche lei della Lega, per 273 euro. Federico Brizzi, di Forza Italia, è finito nel mirino di Terni Reti per un'ingiunzione di pagamento da 186 euro e 2 verbali del Comune per 215 euro. Chiude la classifica Monia Santini, Lega, 75 euro per utenza non specificata. Venerdì l'argomento incompatibilità arriva in consiglio. Ma prima c'è da risolvere un giallo: che fine hanno fatto i nomi degli assessori?

L'interrogazione alla Camera I parlamentari umbri del Pd Walter Verini e Anna Ascani alla Camera e Leonardo Grimaldi e Nadia Ginetti al Senato hanno sollevato il tema della grave situazione verificatasi al Comune di Terni, in seguito ai casi di contenziosi e di incompatibilità di diversi consiglieri comunali e alla conseguente situazione di stasi e paralisi del Consiglio Comunale. Lo hanno fatto con una interrogazione presentata nei due rami del Parlamento e rivolta al Ministro dell’Interno, al quale sono state sollecitate - per le sue competenze - iniziative per garantire piena trasparenza degli atti, accertamento di responsabilità e piena funzionalità degli organi del Comune.

La risposta della Lega. «Nel massimo rispetto delle istituzioni e delle procedure in corso, la Lega ha deciso di non esprimersi sulla vicenda dell’istruttoria condotta dalla segreteria del Comune. In questi giorni abbiamo assistito ad una inutile e dannosa caccia alle streghe perpetrata da chi sperava invano di trovare chissà quali scheletri nell’armadio della Lega, qualcuno che dopo appena qualche mese lontano dal governo della città sembra già aver 
dimenticato di essere stato direttamente coinvolto nella maggioranza che ha portato Terni allo stato di dissesto, senza peraltro poi avere il coraggio di assumersene le responsabilità in aula nell’ultima fase della scorsa consiliatura. Come risulta dagli atti e differentemente da quanto scritto da diverse testate giornalistiche nei giorni scorsi, solamente tre consiglieri su tredici della Lega sono stati coinvolti negli accertamenti del comune, tutti e tre per importi irrisori riconducibili a semplici dimenticanze a cui è stato immediatamente posto rimedio.  Non  intendiamo pertanto accettare lezioni di correttezza da chi, per bisogno di visibilità, ha la gravissima responsabilità politica di aver bloccato i lavori del consiglio per più di una settimana».

«Siamo operativi».  «Apprendiamo che alcuni parlamentari del Pd hanno impegnato del tempo per formulare un’ampia e articolata interrogazione al Ministro dell’Interno sulla situazione del Comune di Terni, esprimendo 
preoccupazione sulla piena funzionalità del consiglio comunale». Lo scrive in una nota il presidente del gruppo della Lega a Palazzo Spada, Cristiano Ceccotti. «Pur non avendo la presunzione di rispondere a nome del ministro e non avendone certo la competenza – continua Ceccotti - vorrei comunque tranquillizzare gli onorevoli del Pd: il consiglio 
comunale di Terni si riunirà venerdì 3 agosto alle 15.30. In quell’occasione, nella massima trasparenza, come è nostra abitudine e nel rispetto della legge, l’aula prenderà atto della situazione dei debiti maturati negli anni scorsi e oggi interamente sanati da parte di alcuni consiglieri nei confronti del Comune di Terni e delle società 
partecipate. Subito dopo il consiglio procederà all’elezione dei presidenti e dei vicepresidenti delle Commissioni ed entrerà nella piena operatività.
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