Terni. Servizio civile, i giovani puntano all'informatica

Terni. Servizio civile, i giovani puntano all'informatica
di Federica Mosca
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Martedì 5 Marzo 2024, 19:05

IL FOCUS

Stop alle iscrizioni per il servizio civile universale che si sono chiuse giovedì scorso. Negli ultimi giorni grazie alla proroga c'è stata una ripresa del numero di richieste che però appaiono comunque in calo rispetto al passato. Fino alla data di scadenza, stabilita per il 22 febbraio, i ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 28 anni hanno avuto la possibilità di scegliere il progetto a loro più affine della durata di 12 mesi al massimo. A Terni e provincia 218 i posti disponibili. Ampia la gamma di scelte a disposizione: dall'assistenza ai servizi per gli anziani, dalla protezione civile all'educazione ambientale, dalla cura e la protezione del patrimonio artistico e culturale fino alla possibilità di svolgere il servizio all'estero. Previsto un assegno mensile di 507,30 euro, ma anche agevolazioni per i punteggi nella scuola, una riserva del 15 per cento nei concorsi pubblici e un riconoscimento come tirocinio per alcuni corsi di laurea.
Tutte opportunità che fanno gola ai giovani, anche se, come afferma la presidente di Auser Terni, Vania Cittadini: «Il servizio civile andrebbe fatto conoscere di più ai giovani, anche con iniziative mirate nelle scuole». Un'opportunità che si può conciliare con lo studio universitario, anche se alcuni studenti temono di non riuscire a organizzarsi con le ore dedicate a lezioni ed esami.
Da quanto emerge dalle domande presentate, i ragazzi ternani sembrano più propensi all'attività di desk. Lo testimonia l'alto numero di richieste per il servizio civile digitale, volto ad accogliere e guidare coloro che hanno bisogno di supporto nell'utilizzo delle tecnologie informatiche. L'obiettivo è facilitare l'accesso ai servizi pubblici online, per esempio la creazione di un'identità digitale, la prenotazione di visite mediche, l'iscrizione ad un istituto scolastico o ad un corso. I ragazzi preferiscono svolgere un'attività impiegatizia piuttosto che cimentarsi in qualcosa di emotivamente troppo forte per loro come potrebbe essere il lavoro in corsia o a contatto con malati gravi.
Il trend è confermato da Silvia Camillucci, direttrice del Cesvol di Terni, a cui sono arrivate 29 domande per i progetti presentati con i diversi enti di accoglienza, per un totale di 18 posti disponibili. Ma c'è anche un altro problema da non sottovalutare. Non tutte le associazioni ritengono conveniente utilizzare il servizio civile. Chi ha fatto quest'esperienza, però, la ricorda sempre con emozione e questo riguarda sia i giovani che le associazioni che li hanno accolti.
«In un mondo dominato dalla solitudine - afferma Vania Cittadini - dove i ragazzi spesso si isolano con i loro smartphone, svolgere il servizio civile significa mettersi in relazione con gli altri. Conoscere ad esempio il mondo degli anziani, con la loro dolcezza ma anche con le loro difficoltà. Che hanno molti bisogni ma sanno anche dare tanto. La ricompensa più grande per noi è vedere tanti ragazzi che una volta terminato il periodo di servizio civile tornano a dedicarci il tempo che hanno a disposizione come volontari». Ne è convinto anche Issa Baldé, ex operatore del servizio civile per Auser e tuttora volontario: «E' stata un' esperienza molto importante perché mi ha aiutato a socializzare di più con le persone, visto che prima ero troppo timido. Ho imparato anche come organizzarmi con i turni perché avevo anche la scuola e lavoravo come cameriere. Posso dire che è stata un'ottima esperienza per me. Mi sono sentito utile e mi sono divertito - dice - anche perché avevo tutti colleghi super bravi e socievoli con tanta umanità. Con il servizio civile ho conosciuto anche tante famiglie che mi cercano ancora».

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