San Gemini, parte il mega progetto per il "parco delle acque"

San Gemini, parte il mega progetto per il "parco delle acque"
di Francesca Tomassini
2 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Aprile 2024, 10:56

SAN GEMINI Un parco termale aperto tutto l'anno. Questo il sogno nel cassetto del comune di San Gemini che nel giro di due o tre anni potrebbe vederlo realizzato. A investire sul progetto, Terme Italia Spa, che gestisce strutture come terme di Saturnia, di Chianciano e proprio in questi giorni inaugurerà il più grande complesso termale italiano alle ex Scuderie de Montel. «Lavoriamo su questa idea da diversi anni - spiega il sindaco di San Gemini Luciano Clementella - poi finalmente l'incontro giusto è arrivato. L'ingegner Massimo Caputi è venuto diverse volte a San Gemini, ha voluto vedere tutto e alla fine ha formalizzato la proposta». Sulla carta, per ora, una struttura di oltre quaranta mila metri quadrati (parco incluso), che riqualificherà un'area in disuso da anni. A budget, un fondo minimo, interamente privato, di 15 milioni di euro. Il progetto prevede la creazione di un'"oasi del benessere", inteso come luogo dove curare la salute, l'aspetto fisico e il benessere psicologico. «Il tutto - spiega Clementella - con una forte vocazione al relax». Da progetto, saranno realizzate piscine calde con acque termali immesse a diverse temperature. E poi saune, sala inalazione, bagno turco, docce emozionali, cascata di ghiaccio, zone relax, area meditazione, anfiteatro verde, bio-lago. «Sono allo studio - continua - sistemi di riscaldamento sostenibili, le acque utilizzate saranno minerali e termali di cui il sottosuolo di San Gemini è ricco. Grazie a strutture coperte, il parco sarà utilizzabile tutto l'anno, ciò significherà de-stagionalizzare i flussi turistici, che ad oggi è uno dei più grandi obiettivi di tutto il territorio e di chi sceglie di imbarcarsi in attività imprenditoriali legate al turismo». Un risvolto importante anche in termini occupazioni e di indotto. «Nelle stime effettuate - continua Clementella - si parla di 100mila presenze l'anno e di oltre cinquanta assunzioni dirette. Senza contare tutte le ricadute economiche positive che un progetto del genere potrebbe portare sul territorio». Ultimo ma non ultimo, la creazione di un percorsi avventura differenziati per tipologia di utente. Zip - line, trekking / e-bike, tree climbing, ponte tibetano, percorso running. Una prospettiva che potrebbe riportare il "parco della fonte" ai fasti del passato, quando, ai primi del Novecento. A maggio 2023 era arrivata la notizia dell'acquisizione del parco da parte di Terme Italia, oggi quella sui progressi del progetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA