Terni, Piscine dello Stadio: la beffa della finanziaria

Terni, Piscine dello Stadio: la beffa della finanziaria
di Monica Di Lecce
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Martedì 1 Marzo 2022, 05:05

Il danno, la beffa, il disagio. Per le famiglie degli atleti della Pallanuoto la chiusura delle Piscine di viale dello Stadio si sta rivelando un incubo. Non tanto e non solo perché dall’oggi al domani si sono ritrovate senza la vasca per fare gli allenamenti, ma anche per le conseguenze economiche che la sospensione dell’attività, senza preavviso, sta creando nelle tasche di parecchie di loro. A ripercorrere l’ultimo mese e mezzo è la mamma di un atleta under 18. «A me, come a molte altre famiglie e utenti della struttura, era stato proposto un contratto con una finanziaria per il pagamento della stagione – racconta –l’ho ritenuto vantaggioso perché per una famiglia media pagare 1150 euro un po’ al mese, è altra cosa che togliersi la cifra tutta in una volta. Sul momento non avevo neanche compreso che si trattasse di un impegno con una finanziaria. Pensavo che fosse un addebito Rid. Me ne sono accorta quando ho provato a interrompere il pagamento in considerazione del fatto che il servizio era stato interrotto. Non è stato possibile e ora devo continuare a pagare la cifra, fino al saldo». Cifra, a cui al momento della sottoscrizione, andavano aggiunti 40 euro per la quota di iscrizione e l’assicurazione. Qualche genitore, in verità, nutre dubbi sul fatto che ci fosse una reale copertura assicurativa. E, se sul momento, la priorità per le famiglie è stata quella di trovare un modo per consentire ai figli di proseguire gli allenamenti, nel momento in cui si è trovata una soluzione, hanno dovuto necessariamente rimettere le mani al portafogli. «Al momento – aggiunge la mamma dell’atleta – stiamo pagando mensilmente le quote alla nuova società a cui, comunque, abbiamo chiesto di venirci incontro e di concederci un’agevolazione».

La società che ha preso in carico gli atleti della pallanuoto è l’Italica, come già anticipato dall’assessora comunale allo sport, Elena Proietti nel corso del question time di giovedì scorso. «Stadium – continua la mamma dell’atleta – ha comunicato venerdì sera lo svincolo degli atleti che ora sono liberi di andare in un’altra società.

L’Italica li ha presi tutti in carico e sta organizzando gli allenamenti in diverse strutture». Non essendoci nel Ternano un’altra piscina con le caratteristiche e l’attrezzatura di quella di viale dello Stadio, i ragazzi si dividono tra la piscina di Borgo Bovio e quella di viale Trieste. «Si tratta di impianti comunque bassi – proseguono i genitori degli atleti – specie per gli under 18. Da qui la richiesta dell’Italica e la necessità di andare due volte al mese ad allenarsi a Roma».

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